Dopo un rimpallo di reciproche accuse e molti dubbi anche le indagini di Mosca sono giunte alla conclusione che la catastrofe dell’Airbus russo nei cieli del Sinai, a bordo del quale viaggiavano 224 persone, è stato un atto terroristico. Lo ha reso noto il capo dei servizi segreti russi (Fsb), Aleksandr Bortnikov.
A causare la deflagrazione sarebbe stato un ordigno artigianale presente a bordo dell’aereo.
I media in Siria hanno riferito poi l’inizio di un bombardamento sulla città di Raqqa, roccaforte dell’Isis da parte delle navi russe.