Altro importante arresto in Belgio. A Molenbeek, in manette sarebbe finito l’artificiere delle stragi di Parigi, Mohamed Amri (27 anni). A casa sua è stata scoperta una grande quantità di nitrato: “è lui che sa fabbricare le bombe”. Il ragazzo è il proprietario della Golf che ha recuperato Salah Abdeslam a Montreuil, dove quest’ultimo avrebbe lasciato la Seat nera carica di kalashnikov.
Sempre a Molenbeek, in Belgio, ha portato via, su un blindato, un uomo incappucciato, dopo la perquisizione al numero 47 di rue Ransfort. Lo riporta la Derniere Heure online. L’operazione è portata avanti da circa un centinaio di poliziotti e, come riporta l’agenzia Belga, si estende anche a rue Delaunoy, la strada della moschea Al Khalil. Poco distante c’è anche un’altra moschea, Attadamoun. Presenti anche le unità speciali. Durante l’operazione sono stati utilizzati lacrimogeni. In un primo momento era stato ipotizzato che si trattasse di Salah Abdeslam, il ricercato per le stragi di Parigi. L’indiscrezione è stata ripresa da diversi media belgi ma il tribunale di Bruxelles precisa che non si tratta della stessa persona. Sono state udite due detonazioni, presumibilmente due spari, nella zona dove è in corso l’operazione anti-terrorismo condotta dalle forze speciali belghe.
La polizia belga ha rilasciato cinque dei sette sospetti arrestati sabato, tra cui Mohamed Abdeslam, fratello del kamikaze ricercato Salah. Lo riporta la stampa belga online. Secondo il suo avvocato, il fatto che sia stato rimesso in libertà senza essere incolpato di nulla, dimostra che non ha nulla a che fare con gli attentati di Parigi.
Intanto, nelle adiacenze del quartiere europeo, c’è stato un allarme bomba: lo riporta la tv belga Rtbf, secondo cui ci sarebbe un veicolo sospetto parcheggiato vicino a un palazzo delle istituzioni europee. Secondo quanto riporta l’agenzia Belga, un veicolo sospetto è stato ritrovato questa mattina a rue des Deux Églises, nel quartiere europeo ma lontano dai palazzi delle principali istituzioni. Gli artificieri sono sul posto e hanno installato un perimetro di sicurezza, ha fatto sapere la polizia. Secondo un testimone, il veicolo sospetto avrebbe una targa francese.
La mente dietro gli attentati di Parigi è il belga Abdelhamid Abaaoud, il cervello della cellula di jihadisti neutralizzata dalle forze speciali della polizia belga a Verviers a gennaio scorso. Lo riferiscono fonti ufficiali francesi. Abaaoud sarebbe anche dietro agli attentati al treno Thalys. L’uomo è scappato in Siria lo scorso gennaio
Intanto è stato identificato il quarto degli otto otto terroristi delle stragi di venerdì sera a Parigi. Lo riferisce la radio RMC. Si tratterebbe, a quanto sembra, di un uomo noto come Samy, che era residente con la famiglia nella Seine-Saint-Denis, la banlieue di Parigi. Insieme ad altri due kamikaze, fra i quali Omar Mostefai, si è fatto saltare all’interno del teatro Bataclan.
E altri due kamikaze, uno morto al Bataclan e l’altro vicino allo Stade de France, sono stati identificati. Lo ha dichiarato il procuratore di Parigi, precisando che uno dei due era oggetto di un mandato di arresto internazionale per violazione della libertà vigilata ed era indagato per una vicenda legata al terrorismo.
Intanto trapelano nuovi indizi dai servizi di sicurezza belgi. Sospettano che dietro gli attentati di Parigi ci sia Abdelhamid Abaaoud, il cervello della cellula di jihadisti neutralizzata dalle forze speciali della polizia belga a Verviers a gennaio scorso. L’uomo è ancora latitante.
Secondo quanto riporta la stampa belga, almeno due dei terroristi di Parigi erano amici di Abaaoud, ed avevano commesso insieme piccoli crimini a Bruxelles tra il 2010-2011. Abaaoud è scappato in Siria dopo che i belgi hanno abbattuto la sua cellula a gennaio.
Samy Amimour, uno dei kamikaze del Bataclan, era autista di autobus della RATP, la compagnia del trasporto pubblico parigina, fino alle sue dimissioni nel 2012: è quanto riferisce BFM-TV.
“L’allarme c’è stato, ma è rientrato. Non abbiamo tracce del passaggio, o della presenza, di quel veicolo sul territorio italiano”. Così il questore vicario di Torino, Sergio Molino, sull’allarme per la presunta presenza in Italia della Seat nera con a bordo un presunto attentatore di Parigi.
La polizia stradale aveva diramato l’allarme “a tutte le pattuglie in servizio sulle autostrade del Piemonte e sulla tangenziale di Torino” di una Seat Ibiza nera. A bordo un ragazzo francese di 32 anni, Baptiste Burgy. Le autorità francesi sospettano possa essere uno dei terroristi che hanno agito a Parigi l’altra notte.
Foto da Twitter.