Il Dipartimento di Stato americano ha dato il via libera: l’Italia potrà armare due droni, del tipo Reaper, finora usati soltanto con funzioni di sorveglianza. A meno che non ci sia uno stop da parte del Congresso che ha 15 giorni di tempo per sollevare obiezioni. Si aprono così nuovi scenari per le missioni militari tricolori.
“Questo trasferimento contribuirà alla politica estera e di sicurezza degli Usa, migliorando la capacità di un alleato della Nato che è stato un membro integrante di ogni recente operazione dell’Alleanza e degli Usa” ha dichiarato un portavoce del Dipartimento di Stato.
La richiesta era stata presentata nel 2011 dal governo Berlusconi, ieri sera l’atteso via libera.
Ed è un’importante novità visto che soltanto la Gran Bretagna, il più fedele alleato degli Usa, aveva ottenuto l’ok all’armamento degli aerei senza pilota, possibile solo con licenza americana.
Se il Congresso Usa non bloccherà il processo passerà tuttavia diverso tempo prima che Roma possa dotarsi nella nuova capacità. Il governo dovrà infatti confermare a Washington l’intenzione di acquisire gli armamenti e poi dovrà partire l’addestramento di piloti e specialisti all’uso ed alla manutenzione dei nuovi sistemi.
Nell’immagine un drone americano