Sono dati positivi quelli diffusi dall’Inps. Nei primi 9 mesi l’Inps ha incassato 76,5 mld di contributi da lavoro dipendente (+1,36%, un mld) nonostante il mancato introito dovuto allo sgravio previsto dalla stabilità (1,4 mld). Il direttore entrate Inps, Gabriella Di Michele ha dichiarato che “L’aumento è eclatante, la ripresa economica si vede soprattutto nel lavoro dipendente”.
Lo sgravio dei contributi previsto dalla Legge di Stabilità per le assunzioni a tempo indeterminato ha portato un mancato introito delle casse dell’Inps tra gennaio e settembre di 1,4 miliardi, ha specificato Gabriella di Michele, dunque senza sgravi l’aumento sarebbe stato del 2,5%.
L’Inps sottolinea però che c’è stato un netto aumento di contribuzione sulla prosecuzione volontaria (+10%) grazie probabilmente alla contribuzione di persone che non sono ancora andate in pensione ma sono uscite dal mercato del lavoro e a casi di uscita anticipata sostenuta dal datore di lavoro con versamento dei contributi.
L’Inps nota una lieve diminuzione dei versamenti per i lavoratori domestici (da 740 milioni a 720 nei primi 9 mesi dell’anno) e una crescita di versamenti contributivi per i parasubordinati (da 5,2 a 5,5 miliardi). Per questi ultimi la crescita è legata all’aumento dell’aliquota contributiva.