È stato arrestato stamani il vice-presidente della regione Lombardia Mario Mantovani. Insieme a lui sono finiti in manette il collaboratore Giacomo Di Capua e un ingegnere del provveditorato alle opere pubbliche per la Lombardia e la Liguria, Angelo Bianchi.
Le accuse per i tre sono: concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti. Mantovani è stato, fino al mese scorso, assessore alla sanità e stava per prendere parte all’apertura della Giornata della Legalità.
Tra le gare truccate ci sono anche appalti per il trasporto di malati dializzati. Dall’inchiesta emerge che Mantovani sarebbe stato corrotto con lavori su immobili riconducibili a lui o ai suoi familiari.
“Ci ha stupito molto questa inchiesta di cui non sapevamo nulla“. Così Silvio Berlusconi dopo la notizia dell’arresto di Mantovani. “Francamente conosciamo Mantovani come persona corretta e siamo in attesa di notizie”, ha quindi aggiunto il leader di Forza Italia.
L’ex assessore della salute è stato arrestato anche in qualità di senatore, sottosegretario e sindaco di Arconate. I reati contestati nell’indagine sarebbero stati commessi tra il 6 giugno 2012 e il 30 giugno 2014.
Sono state effettuate perquisizioni e sequestri di documenti a Milano, Pavia, Varese, Vercelli e Rimini anche per le ipotesi di reato di abuso d’ufficio e turbativa d’asta, ipotesi per le quali Mantovani è indagato “in concorso con altri soggetti”.
Sotto la lente di ingrandimento anche gli uffici degli indagati al Pirellone, presso 9 abitazioni e 17 società “riconducibili” agli arrestati e ad altri 12 indagati.
Giacomo Di Capua, 34 anni, è invece finito in carcere “in qualità di stretto collaboratore di Mario Mantovani e dipendente della Regione Lombardia” per le accuse di concorso in concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti.
Angelo Bianchi è stato arrestato “in qualità di ingegnere del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia e la Liguria” per concorso in concussione “rivestendo il ruolo di R.U.P di gare aventi quale Stazione Appaltante il citato Provveditorato” ed “indagato” anche per corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti.
Intanto il M5S chiede la sfiducia nei confronti di Maroni: “Stiamo predisponendo una mozione di sfiducia nei confronti di Maroni che si deve dimettere immediatamente”, dichiara Dario Violo, capogruppo M5S al Consiglio regionale lombardo.
“Meglio di così la Lombardia non poteva festeggiare la giornata della trasparenza – ha proseguito Violo – il vicepresidente Mantovani è stato arrestato, Maroni andrà a processo e, al momento risulterebbe indagato l’assessore al Bilancio Massimo Garavaglia, braccio destro del governatore”.
“Sono rimasto stupito dell’arresto del vicepresidente e assessore Mario Mantovani e mi auguro che sarà in grado di dimostrare la sua correttezza”. A dichiararlo è il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che aggiunge: “Da quanto si apprende, la gran parte delle contestazioni che gli vengono rivolte sono estranee al suo incarico in Regione”.