Dopo lo storico discorso di ieri al Congresso degli Stati Uniti a Washington, Papa Francesco ha oggi a New York un altro appuntamento con la grande politica internazionale: si è recato infatti al Palazzo di Vetro, sede del’Onu, per parlare all’apertura della 70/ma assemblea generale delle Nazioni Unite. Il Pontefice è stato accolto e salutato da una standing ovation. Tantissimi i temi toccati da Francesco: dagli esclusi all’ambiente, dalla riforma dell’Onu al nucleare.
Il segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, ha ringraziato il Pontefice per la sua presenza: “È un onore ospitarla”. Un grazie anche per la sua “statura morale” nello scegliere sempre di stare al fianco degli ultimi e della gente. “Un’ispirazione per tutti noi”, ha aggiunto.
Poi è stata la volta del Papa che ha salutato tutti con il suo consueto “Buongiorno”. Ha ringraziato il segretario generale e tutta l’assemblea delle Nazioni Unite e tutti i cittadini da questa rappresentati. “Grazie per gli sforzi di tutti per il bene di tutta l’umanità”. Il Papa ha ricordato che quella attuale è la quinta volta che un pontefice si reca all’Onu. Le Nazioni Unite per Francesco sono “la riisposta politica e giuridica adeguata per il superamento delle distanze”. Una storia, quella dell’Onu fatta di “importanti successi comuni”.
“La riforma e l’adattamento ai tempi sono sempre necessari, progredendo verso l’obiettivo finale di concedere a tutti i Paesi, senza eccezione, una partecipazione e un’incidenza reale ed equa nelle decisioni”, così Francesco ha sostenuto la necessità di riforma del Consiglio di Sicurezza e degli organismi finanziari.
“Desidero rendere omaggio a tutti i caduti nelle missioni umanitarie di pace e di riconciliazione”. Per Francesco occorre vigilare per “evitare la sottomissione dei Paesi in via di sviluppo ai sistemi creditizi”. I governanti devono fare tutto il possibile affinché tutti possano disporre della base minima materiale e spirituale per rendere effettiva la loro dignità e per formare e mantenere una famiglia”.”Questo minimo assoluto, a livello materiale ha tre nomi: casa, lavoro e terra”, ha aggiunto. Bergoglio ha lanciato inoltre un appello contro le guerre, definite “la negazione di tutti i diritti umani”.
La giustizia è “indispensabile per realizzare l’ideale della fraternità universale”. L’ambiente e gli esclusi “sono vittime del cattivo esercizio del potere”, ha affermato ancora Francesco che ha aggiunto “qualsiasi danno all’ambiente è un danno all’umanità”.
“Benché siano molti i gravi problemi non risolti, è però evidente che se fosse mancata tutta quell’attività internazionale, l’umanità avrebbe potuto non sopravvivere all’uso incontrollato delle sue stesse potenzialità”, ha poi detto il Papa.
Il Pontefice ha detto di confidare che la conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici porti a cambiamenti concreti e che le azioni politiche economiche dei governi del mondo siano sempre ispirati dalla giustizia.
“Occorre impegnarsi per un mondo senza armi nucleari, applicando pienamente il Trattato di non proliferazione, nella lettera e nello spirito, verso una totale proibizione di questi strumenti”, ha sottolineato il Pontefice. “Il recente accordo sulla questione nucleare in una regione sensibile di Asia e Medio Oriente è una prova delle possibilità della buona volontà politica e del diritto, coltivati con sincerità, pazienza e costanza”.
Dopo la visita a Ground Zero e l’omaggio alle vittime dell’11 settembre, infine si recherà nel quartiere di Harlem, dove visiterà la scuola “Nostra Signora, Regina degli Angeli”, incontrando i bambini e le famiglie di immigrati. Infine, la messa nel Madison Square Garden alle 18.00 (mezzanotte in Italia). Domani il Papa si trasferirà quindi a Filadelfia, dove domenica chiuderà l’Incontro mondiale delle Famiglie.