Scandalo Volkswagen, tensioni nel CdA |11 mln i veicoli difettati, Merkel: ‘Chiarezza’

di Redazione

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Scandalo Volkswagen, tensioni nel CdA |11 mln i veicoli difettati, Merkel: ‘Chiarezza’

| martedì 22 Settembre 2015 - 12:52

Si allarga lo scandalo Volkswagen e oltre agli Stati Uniti travolge anche il mercato europeo e mondiale. Secondo le stime di un’inchiesta interna, infatti, ammontano a 11 milioni nel mondo i veicoli della casa automobilistica tedesca con discrepanze nei motori diesel. L’utilizzo del software incriminato che alterava le emissioni inquinanti, quindi non riguarda solo i 500.000 venduti negli Usa.

La notizia ha avuto immediate ripercussioni sul titolo in Borsa, dove si è registrato un crollo intorno al 20% del valore delle azioni. E secondo indiscrezioni della stampa tedesca, il numero uno di Volkswagen Martin Winterkorn potrebbe lasciare essere la guida della più grande casa automobilistica d’Europa, in occasione della riunione del consiglio di amministrazione del gruppo prevista per venerdì. Al suo posto andrebbe il capo della Porsche, Matthias Mueller. Il gruppo però ha già smentito le voci liquidandole come “sciocchezze”

Il colosso tedesco dell’auto è oggetto di un’inchiesta negli Usa per violazione delle norme antismog. E adesso anche la Francia attraverso il ministro Sapin chiede che sia avviata un’inchiesta europea. Ma la Commissione Ue, a differenza di quanto avviene nell’ambito della concorrenza, non ha il potere di aprire direttamente un’inchiesta su scala europea su eventuali frodi da parte dei produttori auto sulle emissioni dei veicoli. Le competenze di applicazione e controllo delle norme Ue, infatti, spettano agli stati membri. Sono quindi i singoli paesi a dover avviare indagini nei rispettivi territori nazionali. Quel che Bruxelles può fare e intende mettere in pratica con la convocazione delle autorità nazionali di omologazione, prevista attorno a inizio ottobre, è dare l’impulso politico ai 28 per agire.

“È prematuro dire se sia necessaria qualsiasi misura di sorveglianza specifica anche in Europa – ha detto Lucia Caudet, portavoce Ue per il mercato interno – e se i veicoli Volkswagen venduti in Europa abbiano lo stesso difetto. Stiamo comunque prendendo in esame la questione molto sul serio. Siamo in contatto con l’azienda e l’Agenzia Usa per l’Ambiente (Epa)”.

Un caso che sta provocando allarme sulle possibili conseguenze per l’industria tedesca. Ieri, dopo lo scandalo, il governo tedesco ha chiesto all’azienda produttrice di auto chiarimenti in merito. “Spero che i fatti vengano chiariti al più presto”, ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel che ha chiesto una soluzione rapida e trasparente sullo scandalo delle emissioni. Domani è prevista una riunione straordinaria del consiglio di sorveglianza del colosso tedesco che dovrà decidere la linea da tenere, mentre la vicenda sarà discussa nel Bundestag tedesco giovedì prossimo.

 

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