“I concittadini non sono quelli di cui si approfitta, si usa e si abusa”. È il monito di Papa Francesco durante la messa a Holguin, a Cuba. “Lo sguardo di Gesù genera un’attività missionaria, di servizio, di dedizione – ha detto -. Il suo amore guarisce le nostre miopie e ci stimola a guardare oltre, a non fermarci alle apparenze o al politicamente corretto”.
Il Papa ha avuto un messaggio di solidarietà anche per i missionari che operano a Cuba. “So con quale sforzo e sacrificio la Chiesa a Cuba sta lavorando per portare a tutti, anche nei luoghi più remoti, la parola e la presenza di Cristo”, ha detto il pontefice nell’omelia della messa a Hoguin. “Una menzione speciale – ha detto – meritano le cosiddette ‘case di missione’, che, data la scarsità di chiese e sacerdoti, consentono a molte persone di avere un luogo per la preghiera, l’ascolto della Parola, la catechesi e la vita comunitaria. Sono piccoli segni della presenza di Dio nei nostri quartieri e un aiuto quotidiano”.
Presente alla messa anche il presidente cubano Raul Castro, che ieri ha incontrato Papa Francesco. “Un incontro in un clima familiare e informale favorito anche dalla lingua comune”. Così è stato sintetizzato, dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, l’incontro tra Papa Francesco e Fidel Castro, poco dopo la messa celebrata in Plaza de la Revolucion a l’Avana, la stessa delle grandi adunate celebre per il ritratto di Che Guevara.
La visita è durata circa 30-40 minuti ed è avvenuta nell’abitazione dell’anziano leader della rivoluzione cubana, Fidel Castro, oggi 89enne. Tra i circa 15 familiari presenti all’incontro, anche la moglie di Castro. L’incontro con Fidel Castro “La conversazione tra il Papa e Fidel ha riguardato i temi della riflessione e del magistero di Francesco sull’umanità, il suo futuro, la situazione mondiale oggi, la crisi ambientale”, ha spiegato Lombardi. “Un dialogo informale tra due persone – ha aggiunto – favorito anche dalla lingua comune, mentre quando tre anni fa Castro incontrò Benedetto XVI nella nunziatura a L’Avana fu più lui a rivolgere delle domande al Papa”.
Durante l’omelia in Plaza de la Revolucion, il Pontefice, davanti a circa 600 mila persone, ha detto che “la vita autentica si vive nell’impegno concreto con il prossimo” ricordando che il servizio agli altri, non deve essere “mai ideologico dal momento che non serve idee, ma persone”.
È il terzo Papa che Fidel incontra all’Avana, dopo Giovanni Paolo II nel 1998 e Benedetto XVI nel 2012.
Da Holguin, seconda tappa della visita, scelta perché mai visitata prima da nessun Pontefice, il Papa partirà in aereo per Santiago, dove arriverà alle 17.30 locali (le 23.30 italiane). Nella città il Pontefice incontrerà i vescovi nel seminario San Basilio Magno alle 19.00 (l’una di martedì in Italia) e pregherà davanti all’immagine della Virgen de la Caridad del Cobre, patrona di Cuba, nel santuario ad essa dedicato, alle 19.45 locali (1.45 italiane).