È appena trascorsa la notte più lunga per i precari della scuola. All’una del mattino di mercoledì 2 settembre 60 mila insegnanti precari che aspettano l’assunzione hanno saputo se hanno ottenuto una delle 16 mila cattedre disponibili e in quale scuola sono stati destinati attraverso una mail, come annuncia un post sul sito del ministero dell’Istruzione. Entro dieci giorni di tempo, alla mezzanotte dell’11 settembre, i docenti dovranno decidere se accettare o meno la proposta.
La mancata accettazione avrà come conseguenza l’esclusione dal piano straordinario di assunzioni e la cancellazione da tutte le graduatorie nelle quali si è inseriti. Esiste una sola eccezione ed è rivolta ai docenti che hanno una supplenza annuale. Si potrà posticipare la nomina in servizio al prossimo anno scolastico.
Per ottenere la nomina a tempo indeterminato i docenti dovranno comunque accettare la proposta.
I precari temono di avere un’assegnazione a diversi chilometri da casa. Secondo le procedure previste nella fase B del piano straordinario di assunzioni della Buona scuola si assegneranno le cattedre su base nazionale in base alle preferenze segnate dai precari nella loro domanda.
Gran parte dei posti disponibili però si trova al Nord e i prof precari vivono soprattutto dal Sud. Sulla Gazzetta Ufficiale del 28 agosto, contenente un avviso in cui si ricorda la procedura per le proposte di assunzione: “I docenti destinatari – riporta l’avviso – dovranno accettare espressamente la proposta di assunzione entro le 24.00 del giorno 11 settembre, esclusivamente avvalendosi delle apposite funzioni disponibili sul sistema informativo del Miur. Si ricorda, infine, che coloro che non accettano la proposta di assunzione eventualmente effettuata nella fase B non partecipano alle fasi successive del piano di assunzioni e sono definitivamente espunti dalle graduatorie di merito e a esaurimento in cui sono iscritti”.
E oggi il ministro dell’istruzione Stefania Giannini ha fatto sapere che un secondo blocco di assunzioni, che partiranno giuridicamente il primo settembre, saranno fatte entro la prima metà di novembre: 55 mila i posti di docenza per il potenziamento, circa 7 insegnanti in più per ogni scuola.