Buone notizie sul fronte disoccupazione. Secondo l’Istat, il tasso di disoccupazione a luglio è stato pari al 12,0%, in calo di 0,5 punti percentuali sul mese precedente e di 0,9 punti nei dodici mesi. Il ribasso arriva dopo due aumenti e porta il tasso ai minimi da due anni esatti. Era sempre al 12% nel luglio del 2013.
Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni a luglio è pari al 40,5%, in calo di 2,5 punti percentuali sul mese precedente e di 2,6 punti su base annua. Lo rileva l’Istat nelle stime provvisorie. Si tratta del tasso più basso dal luglio del 2013.
L’Istat sottolinea come si amplino i divari territoriali: dal 7,9% nelle regioni settentrionali, al 10,7% nel Centro fino ad arrivare al 20,2% nel Mezzogiorno.
Gli occupati a luglio salgono dello 0,2% su giugno, vale a dire di 44 mila unità in più. Sul luglio 2014 il rialzo è dell’1,1%, con 235 mila persone occupate in più. L’Istat spiega inoltre che il tasso di occupazione aumenta di 0,1 punti percentuali nel confronto mensile, portandosi al 56,3% e tornando ai livelli di novembre 2012.
E l’Istat fornisce dati positivi anche per quanto riguarda il Pil che, nel secondo trimestre, ha visto un rialzo portandosi a +0,3% (da +0,2%) rispetto al primo trimestre e a +0,7% su base annua (da +0,5%). Si tratta dell’aumento tendenziale più alto da quattro anni.
La crescita acquisita del Prodotto interno lordo per il 2015, cioè quella che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell’anno, risulta pari al +0,6%.
E non si fa attendere il messaggio del premier Matteo Renzi che tramite un tweet commenta gli ultimi dati “Cresce il Pil, crescono gli occupati, meno disoccupazione. Le riforme servono”.
Cresce il pil, crescono gli occupati, meno disoccupazione. Le riforme servono #italiariparte #lavoltabuona https://t.co/k0gMgcmOHw
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 1 Settembre 2015