Importanti novità per chi ha dovuto affrontare un cancro al seno. Uno studio dell’Institute of Cancer Research di Londrache, condotto su 55 pazienti che rischiavano di avere una ricaduta , ha dimostrato l’efficacia di un esame del sangue, in grado di scoprire se il tumore al seno ricomincia a crescere di nuovo dopo il trattamento,
La straordinarietà di questo test consente nella tempistica: è possibile prevedere un’eventuale ricaduta già otto mesi prima che venga individuato da esami medici.
La chirurgia per rimuovere un tumore è uno dei trattamenti fondamentali per le neoplasie. Tuttavia se alcune metastasi sono già diffuse in un’altra parte del corpo o se non viene eliminato tutto il cancro, quest’ultimo può ritornare.
Gli scienziati dell’istituto londinese hanno analizzato il DNA mutato del tumore e poi continuato a cercare le mutazioni nel sangue. Su 15 pazienti che hanno avuto una recidiva, il test del sangue è riuscito a predirla in 12 casi. Nelle altre tre pazienti il tumore si era diffuso al cervello, dove la protezione della barriera emato-encefalica sembra aver fermato i frammenti del cancro dall’entrare in circolo nel sangue.
Lo studio è stato pubblicato su Science Translational Medicine e la speranza è che l’individuazione precoce della recidiva possa anticipare i trattamenti e migliorare le probabilità di sopravvivenza. Ancora tuttavia, puntualizzano alla Bbc online Nicholas Turner, uno dei ricercatori, “è presto per dirlo” e “c’è molta strada da fare prima di poterlo utilizzare di routine negli ospedali”.