È iniziata lunedì mattina la demolizione degli immobili abusivi costruiti nella zona archeologica di Agrigento. Le ruspe hanno raso al suolo il muretto di cinta abusivo di contrada Poggio Muscello.
Dopo una prima opposizione dei legali del proprietario, costata la momentanea sospensione dei lavori di demolizione, il sostituto procuratore di Agrigento, Carlo Cinque, ha ordinato di dare seguito al provvedimento del procuratore della Repubblica di Agrigento del 3 dicembre 1998 che disponeva la demolizione di un muro abusivo realizzato nella Valle dei Templi.
Il pm ha delegato la sezione di Pg del corpo Forestale. “Rilevato che con sentenza n. 517/1995 veniva ingiunta la demolizione del fabbricato illecitamente edificato” da una agrigentina “a cui veniva data esecuzione con provvedimento del procuratore della Repubblica di Agrigento del 3 dicembre 1998 regolarmente notificato in data 16 dicembre 1999 alla condannata”.
La procura di Agrigento, con il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, già all’inizio di giugno aveva lanciato un vero e proprio ultimatum: “Si proceda alle demolizioni, altrimenti l’autorità giudiziaria procederà per abuso d’ufficio ed omissione di atti d’ufficio a carico dei responsabili degli uffici degli enti competenti”.
“C’è chi impedisce il ripristino della legalità nella zona del parco archeologico della valle dei Templi”. Da circa due anni è stato completato un censimento di immobili abusivi mai demoliti. Si parla di circa 650 manufatti. La Procura, lo scorso 16 luglio, aveva concesso 30 giorni di tempo per avviare le demolizioni.
In questa prima fase verranno aboliti 8 immobili abusivi, che ricadono nella zona del parco archeologico. Si tratta di cinque case, un ovile, un muretto di cinta e un paio di baracche di legno, tutte collocate fra contrada Poggio Muscello, Cugno Vela e contrada Maddalusa.
I lavori di demolizione, costati circa 80.000 euro, verranno eseguiti dall’impresa aggiudicataria del bando di gara del Comune, una ditta di Palma di Montechiaro.