Combattere il terrorismo per scongiurare il rischio di una terza guerra mondiale. Il messaggio inviato dal presidente Sergio Mattarella al forum di Rimini di Comunione e Liberazione risuona come un monito all’Italia e all’Europa.
“Il terrorismo alimentato anche da fanatiche distorsioni della fede in Dio sta cercando di introdurre nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa i germi di una terza guerra mondiale – sostiene il presidente – Sta alla nostra responsabilità fermarla”.
Al centro del dibattito anche il tema dell’immigrazione: “L’umanità che mostreremo nell’accogliere i profughi disperati, l’intelligenza con cui affronteremo i fenomeni migratori, la fermezza con cui combatteremo i trafficanti di esseri umani saranno il modo con cui mostreremo al mondo la qualità della vita democratica. La democrazia si sporta con la cultura e con l’esempio”.
“La nostra società, dopo una lunga crisi economica, che ha lasciato ferite così profonde, ha bisogno di testimoni credibili che conducano la loro azione con coerenza e moralità – ha detto il capo dello Stato – rompendo l’area grigia dell’opportunismo, che purtroppo sfocia spesso nella corruzione, germe distruttivo della società civile“.
Esattamente come sottolineato di recente da Papa Francesco, Mattarella punta l’accento sulla dignità della persona che è “il fondamento della comunità e dello Stato. La sua libertà, il valore incomprimibile del suo essere unica e irripetibile, l’integrità dei diritti umani preesistono, come indica l’articolo 2 della nostra Costituzione, agli stessi ordinamenti”.