Il comitato per l’ordine e la sicurezza del Ministero dell’Interno ha disposto la scorta per Lucia Borsellino, l’ex assessore regionale alla Salute della Regione siciliana.
Il Viminale ha disposto che la figlia del giudice Paolo Borsellino, per gli spostamenti, usi l’auto blindata scortata da due agenti.
Questo significa che lo Stato ritiene che l’ex assessore alla Salute sia in pericolo e al momento non si capisce come mai le sia stata assegnata adesso quando non ricopre più il ruolo di assessore o di dirigente all’interno dell’amministrazione regionale, ruoli che comunque avrebbero potuto ‘toccare’ interessi oscuri e progetti illeciti.
(g.m.) La Borsellino è in pericolo ma non sappiamo che tipo di pericolo perchè non si conoscono le motivazioni del provvedimento. In ogni caso è una notizia inquietante perché rappresenta un nuovo capitolo di una vicenda intrisa di tanti misteri. C’è una connessione con la famosa storia dell’intercettazione della telefonata tra il presidente della Regione Crocetta e il primario Matteo Tutino, vicenda non ancora chiarita? Sembra un’ipotesi ardita e allora è probabile che tra un’indagine e l’altra qualcuno abbia improvvisamente percepito qualcosa di “pericoloso” nell’attività di assessore della figlia del giudice. Interessi milionari messi a rischio? Un nuovo scandalo nel settore in cui la Regione investe circa il 50% del proprio bilancio? Come si vede solo domande laddove il cittadino avrebbe bisogno di risposte.