Sono di nazionalità indiana e pakistana le due persone finite in manette a Casazza (Bergamo) nell’ambito delle indagini per il duplice omicidio di Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari a Brescia, nella loro pizzeria alla periferia della città.
Il procuratore capo di Brescia, Tommaso Buonanno, ha assicurato: “Abbiamo raccolto la confessione piena di chi ha commesso il duplice omicidio. Gli autori sono gli stessi dell’agguato di un mese fa ai danni del dipendente dei Seramondi”.
Secondo le prime indiscrezioni, sembra che i due arrestati siano legati a un locale concorrente di quello delle vittime. Ci sarebbe stata quindi la volontà di “eliminare la concorrenza” alla base dell’efferato delitto.
Intanto è stata recuperata anche l’arma dell’omicidio. Si tratta di un fucile a canne mozze. Gli agenti della squadra mobile ritengono che si tratti dell’arma usata per il delitto.
“Abbiamo fermato i due esecutori materiali del duplice delitto della pizzeria Frank – ha detto con soddisfazione il ministro dell’Interno Angelino Alfano – Il presidio dello Stato funziona, è attivo e rafforza il senso di sicurezza e di protezione nei cittadini”.
“Mi congratulo con la polizia e la magistratura di Brescia per il silenzioso lavoro, incessante e a stretto contatto, che, assieme alla grande capacità investigativa, è stato premiato – ha aggiunto – Siamo tutti soddisfatti per il prezioso lavoro di squadra perché abbiamo ottenuto quello che speravamo”.
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