Udienza record nella storia della giustizia sportiva. È proseguito fino a l’una inoltrata il procedimento, davanti al Tribunale Federale Nazionale della Figc, riguardante la presunta combine del match Savona-Teramo, che lo scorso 2 maggio permise agli abruzzesi di conquistare la storica promozione in Serie B.
“È l’1.10, sono un record: non penso che un legale abbia protratto il suo intervento a questa ora della notte. Qui non solo non c’è la pistola fumante, ma nemmeno la pistola d’acqua”: così Eduardo Chiacchio, legale del Teramo, ha chiuso la sua arringa difensiva dinanzi al Tribunale Federale Nazionale.
Un procedimento aperto alle ore 9 di mercoledì dal presidente Sergio Artico e chiuso, come sottolineato dallo stesso Chiacchio, oltre l’una di giovedì: “È stato il più lungo processo mai realizzato davanti alla giustizia sportiva“, ha ribadito il legale del club abruzzese.
Nel suo intervento, Chiacchio ha chiesto l’assoluzione del patron Luciano Campitelli e del club per cui la Procura Figc ha chiesto la retrocessione in Serie D e una penalizzazione di 20 punti: “L’illecito non si può provare con l’eclatante richiesta sanzionatoria, le tesi accusatorie sono state ridicolizzate”, ha concluso Chiacchio.
Inizialmente, il procedimento si sarebbe dovuto concludere in tempo per far iniziare quello relativo al filone del calcioscommesse nato grazie al lavoro della Procura di Catanzaro e fissato per le ore 15.30 di mercoledì.
Le varie istanze presentante, la lunga requisitoria della Procura federale e le arringhe difensive hanno però prolungato l’udienza, chiusa a notte inoltrata. Le sentenze, relative anche al caso Catania, sono attese dopo il 17 agosto.