Retrocessione del Teramo all’ultimo posto della scorsa Lega Pro e -20 punti nella prossima Serie D; retrocessione del Savona all’ultimo posto in Lega Pro e -10 in Serie D. Sono le richieste del procuratore aggiunto della Figc, Gioacchino Tornatore, al Tribunale federale nazionale nel processo sul caso della presunta combine sulla gara fra le due squadre del 2 maggio. Chiesti inoltre 5 anni più preclusione e 80mila euro di ammenda per i n.1 di Teramo e Savona, Luciano Campitelli e Aldo Dellepiane.
I tesserati deferiti al Tribunale Federale Nazionale sono Luciano Campitelli (presidente Teramo), Aldo Dellepiane (presidente Savona), Marco Barghigiani (ex collaboratore Savona), Ninni Corda (ex tecnico Barletta e Savona), Marcello Di Giuseppe (ds Teramo) Ercole Di Nicola (ex ds l’Aquila), Davide Matteini (calciatore Luparense San Paolo), Giuliano Pesce (dirigente), Marco Cabeccia (ex Savona), Enrico Ceniccola (ex collaboratore Savona), Fabio Di Lauro (allenatore).
Tra i club, dovranno rispondere di responsabilità oggettiva Luparense San Paolo Fc, Barletta e L’Aquila. La Corte ha ammesso al procedimento come terze parti anche le società Forlì, Ascoli Picchio, San Marino e Gubbio, rigettando altresì, dopo lunga camera di consiglio, le richieste di stralcio presentate da Di Nicola, Di Lauro e Pesce dell’Aquila.
Nel procedimento, Savona e Teramo devono rispondere di responsabilità diretta dei propri presidenti e sono a rischio retrocessione. Dopo una camera di consiglio il Tribunale ha ammessa l’audizione di due testi chiesti dalla difesa del presidente del Teramo, Luciano Campitelli: i dirigenti Fabio Mignini e Pasqualino Testa. Amesso il controesame di Ascoli e Gubbio.