Aggredito e insultato sul posto di lavoro perché gay. A denunciare la “gravissima aggressione subita venerdì scorso da un giovane omosessuale napoletano, di soli 21 anni” è Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay Antinoo di Napoli.
Al giovane, riferisce Arcigay, è stata diagnosticata una prognosi di 8 giorni presso il pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini di Napoli per una profonda ferita alla mano destra e varie lesioni al braccio sinistro. Secondo la ricostruzione della vittima, spiega Arcigay, l’aggressione è avvenuta mentre lavorava in un minimarket della zona di Materdei.
Napoli: gravissima aggressione omofoba sul luogo di lavoro http://t.co/sAxLEtA7vm
— Antonello Sannino (@AntonelloSannin) 6 Agosto 2015
Il ragazzo ha raccontato che dopo essere stato più volte insultato, anche pubblicamente, dalla figlia del proprietario e dopo essere stato chiamato “femminell e merd”e “ricchione di sfaccimm” davanti ad alcuni clienti del negozio, ha deciso di chiedere spiegazioni circa le offese a cui era continuamente sottoposto. La risposta è arrivata, come si legge sul sito di Arcigay Napoli, a colpi di stampella sulla mano e sul braccio.
“Arcigay Napoli – si continua a leggere nella nota – si augura che la magistratura possa fare presto luce su questa aggressione brutale in cui convergono sia elementi di reiterato odio omofobico sia la situazione critica e vessatoria a cui sono sottoposti tanti giovani lavoratori, costretti dalla necessità, ad accettare situazioni di lavoro vessatorie e inumane. A tal proposito urge ricordare che un protocollo di collaborazione è stato virtuosamente stretto da Arcigay Napoli e la UIL, sindacato che ha attivamente partecipato, anche grazie al COORDINAMENTO DIRITTI UIL, alla realizzazione di diversi eventi e progetti legati ai diritti e al benessere lavorativo delle persone LGBT”.