In Italia è emergenza disoccupazione. Lo confermano i dati provvisori dell’Istat relativi a giugno. La situazione più preoccupante riguarda i giovani: il 44,2% è senza lavoro, +1,9% su maggio, e il dato è il più alto dall’inizio delle serie storiche mensile e trimestrali, nel primo trimestre 1977. A livello globale il tasso di disoccupazione nel nostro Paese è cresciuto rispetto a maggio di 0,2 punti, arrivando al 12,7%.
“I numeri di giugno confermano che siamo di fronte a dati soggetti a quella fluttuazione che caratterizza una fase in cui la ripresa economica comincia a manifestarsi”. Lo afferma il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. “Il tasso di occupazione resta sostanzialmente invariato”, aggiunge.
Nei dodici mesi, l’aumento del numero dei senza lavoro è stato del 2,7% (+85mila) e il tasso di disoccupazione è salito di 0,3 punti percentuali. Gli occupati, invece, sono calati dello 0,1% (-22mila) su maggio e dello 0,2% (-40mila) sull’anno precedente. Si tratta del secondo calo congiunturale degli occupati dopo quello di maggio (-0,3%). Ad aprile, invece, c’era stata una crescita dello 0,6%.
Se si guarda ala dato sugli inattivi a giugno sono 131 mila in meno rispetto allo stesso mese del 2014 (-0,9%) e c’è un leggero calo anche rispetto a maggio (-0,1%). L’Istat osserva che l’aumento dei disoccupati negli ultimi 12 mesi (+85mila) è “associato ad una crescita della partecipazione al mercato del lavoro, testimoniata dalla riduzione del numero di inattivi”.