Walter James Palmer, il dentista americano che ieri ha ammesso in una nota di aver ucciso il leone Cecil icona di un parco dello Zimbabwe, è finito letteralmente sotto assedio sia fisicamente che in rete.
Molte persone si sono barricate davanti al suo studio odontoiatrico nel Minnesota tanto che Palmer ha scritto ai suoi pazienti consigliando loro di cercare un altro dentista.
Palmer si era dichiarato “rammaricato” per la morte di Cecil, un leone di 13 anni, star del parco di Hwange e parte di un progetto di ricerca dell’Università di Oxford – ma anche convinto che la sua battuta di caccia fosse legale.
Palmer non si è ancora mostrato in pubblico e non si sa ancora dove sia, mentre i due uomini che lo hanno aiutato nell’impresa sono comparsi ieri in tribunale a circa 700 chilometri dalla capitale Harare. Theo Bronkhorst, il cacciatore professionista, è stato rilasciato con una cauzione di mille dollari e – se condannato per non avere impedito una caccia illegale – rischia fino a 15 anni di carcere. Nessuna accusa per Honest Trymore Ndlovu, il proprietario del terreno su cui è stato attirato Cecil, che è stato rilasciato.