“Abbiamo trovato una situazione che non si può che definire di bancarotta e di un indebitamento insostenibile“. Così il sindaco di Roma Ignazio Marino durante una conferenza in Campidoglio su Atac. “Abbiamo scelto allora di non portare i libri in tribunale ma di tentare una difficile strada con un percorso, un piano di risanamento – spiega – Questo piano ha ottenuto dei risultati ma non è riuscito a produrre quel risanamento che serviva per la qualità della vita delle persone che si spostano ogni giorno in città”-
“L’unica alternativa era quella di chiudere Atac portando oggi i libri in tribunale e avviando una procedura di fallimento che avrebbe causato una profonda insicurezza per i posti di lavoro e messo radicalmente a rischio il servizio. Sarebbe stata forse la soluzione più facile”, ha aggiunto il primo cittadino della Capitale.
“Rivolgo un appello a tutti: ai dipendenti di Atac, ai sindacati con i quali ho già fissato un incontro per i prossimi giorni, perchè ci sia piena collaborazione abbandonando vecchi schemi e preoccupazioni del passato”, ha continuato Marino “Abbiamo scelto di procedere ad una vera rivoluzione del trasporto nella nostra città che può essere d’esempio nel nostro Paese – spiega – Ma richiede uno sforzo straordinario da parte di tutti”.
“Credo sia necessario un immediato cambiamento di rotta e l’ammissione dell’insufficienza del lavoro fatto. Per questo chiedo all’assessore Improta di formalizzare le sue dimissioni e ho deciso di cambiare il consiglio di amministrazione di Atac” ha concluso Marino.
I disagi al trasporto pubblico di questi giorni sono inaccettabili e di questo voglio scusarmi con tutta la città. Per questo ho chiesto al consiglio di amministrazione di Atac e all’Assessore ai trasporti di fare un passo indietro. Da oggi cominciamo una nuova strada. Con il Presidente Zingaretti abbiamo deciso di ricapitalizzare l’azienda e, mantenendo il controllo pubblico, di iniziare la ricerca di un partner industriale che renda più efficiente il servizio.
Posted by Ignazio Marino on Venerdì 24 luglio 2015