Dopo 41 anni dalla strage di piazza della Loggia a Brescia, i giudici della Corte di assise di appello di Milano hanno condannato all’ergastolo, accogliendo la richiesta dell’accusa, Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte. Nella strage morirono otto persone. Per l’ex ispettore veneto di Ordine Nuovo e l’ex fonte Tritone dei servizi segreti la difesa aveva chiesto invece l’assoluzione per non aver commesso il fatto.
La sentenza impone una “profondissima riflessione su quegli anni dal ’69 al ’74”, ha detto il presidente dell’Associazione Familiari vittime di piazza della Loggia, Manlio Milani.
Maggi, indicato come il mandante nel corso di una manifestazione antifascista, il 28 maggio del ’74, e Tramonte si erano visti annullare la loro assoluzione dalla Cassazione. Da qui un nuovo processo d’appello a Milano in quanto a Brescia non esiste una seconda Corte d’assise d’appello.