Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Con questa accusa la polizia ha fermato nove persone, approdate ieri a Palermo insieme ad oltre 700 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia dal pattugliatore Dattilo.
Sarebbero gli scafisti che erano alla guida di sei gommoni partiti dalla Libia e intercettati a 40 miglia da Tripoli. Uno dei gommoni è naufragato nella traversata e 12 persone sono morte.
Ieri notte la polizia ha fermato due dei migranti che guidavano l’imbarcazione contestando loro, oltre al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, l’omicidio volontario. Avrebbero stipato su un gommone da dieci persone 120 extracomunitari. L’imbarcazione aveva falle fin dalla partenza e a un certo punto ha cominciato a imbarcare acqua. I passeggeri presi dal panico hanno fatto inclinare il gommone. In 12 sono annegati.
La procura di Palermo ha aperto un’inchiesta. In serata la svolta con i fermi. L’indagine è coordinata dal procuratore Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Maurizio Scalia e dai pm Roberto Tartaglia, Annamaria Picozzi e Claudio Camilleri.