Un’intercettazione pubblicata in prima pagina dal Fatto Quotidiano getta ulteriore benzina sul fuoco sul rapporto già burrascoso tra l’ex premier Enrico Letta e il suo successore Matteo Renzi.
In un colloquio dell’11 gennaio 2014 tra il presidente del Consiglio e il comandante interregionale delle fiamme gialle Adinolfi relativo all’inchiesta CPL Concordia, Renzi dichiarò: “Lui non è capace (Letta, ndr), non è cattivo, non è proprio capace. E quindi… però l’alternativa è governarlo da fuori…”.
Quindi la proposta:”Sarebbe perfetto per il Quirinale, l’unico problema è che… bisogna aspettare agosto del 2016 – prosegue – Quell’altro (Napolitano, ndr) non c’arriva, capito? Me l’ha già detto”
Le mire dell’ex sindaco di Firenze sono chiare: “La settimana prossima sarà un po’ decisiva perché vediamo se riusciamo a chiudere l’accordo sul governo. Rimpastino sicuro. Rimpastone, no rimpastino!”.
“Le frasi di Renzi si commentano da sole”, ha commentato un diplomatico Letta. Chi invece non abbassa i toni è Alessandro Di Battista del M5S: “Dalle intercettazioni emerge che siamo una Repubblica fondata sul ricatto, questo governo è fondato sul ricatto”.
Per il l’esponente grillino, queste intercettazioni sono la prova “che il patto del Nazareno era preesistente al governo Renzi. Se il premier ha un briciolo di dignità e coraggio venga a riferire in Parlamento”.