La Grecia oggi va al voto per il referendum sul piano dei creditori internazionali per mantenere gli aiuti al Paese. Venerdì 3 luglio due manifestazioni si sono svolte nella capitale, Atene, l’una a sostegno del No, con la partecipazione del premier Tsipras, l’altra per il sì. Circa 25mila i partecipanti alla prima, 17mila quelli presenti alla seconda.
Secondo gli ultimi sondaggi, la maggior parte dei greci sarebbe a favore del sì, anche se con uno scarto davvero minimo. Un’opinione pubblica divisa, quindi, su un voto che può determinare il futuro non soltanto della Grecia, ma anche dell’intera costruzione dell’euro.
Alexis Tsipras, nel suo intervento ha sottolineato che il voto non è per la permanenza della Grecia nell’euro, “ma il No è l’affermazione della volontà di vivere con dignità e con uguale rispetto in Europa”. Tsipras ha esortato i cittadini a dire un orgoglioso ‘no’ e a respingere ricatti e ultimatum. “Qualunque sia l’esito del voto”, ha detto, “l’alba di lunedì ci vedrà comunque vincitori. Noi vogliamo un futuro diverso per i nostri figli. Vogliamo l’Europa, l’euro”.
“Gli italiani non devono avere paura della crisi greca“, ha sottolineato al Tg5 il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. “L’Italia non ha paura di conseguenze specifiche sul nostro Paese. Se prima Italia e Grecia erano compagni di sventura, ora non è più così”. Insomma, la situazione è cambiata: “Noi siamo quelli che risolvono i problemi, non il problema”.
In Grecia, intanto, l’opinione pubblica sembra ormai spaccata in due. Nel suo messaggio in vista del referendum, il leader dell’opposizione Antonis Samaras ha chiesto un “sì” e ha accusato il primo ministro Alexis Tsipras di “mentire al FMI”. Un invito a sostegno di “sì” al referendum di domenica lo ha inviato anche Stavros Theodorakis “per non tagliare legame con l’Europa”.
Un appello a dare battaglia per la Grecia per lasciare l’euro e l’Europa, come l’unica prospettiva sicura per il Paese, è arrivato invece dal presidente del PASOK Fofi Genimmata. Venerdì scorso, il Consiglio plenario di Stato ha respinto l ricorso di due cittadini che ritenevano incostituzionale il referendum che, di conseguenza, si svolgerà normalmente.
Il governo greco ha smentito l’ipotesi, formulata dal Financial Times di un prelievo forzoso sui depositi bancari pari al 30% sui conti superiori a 8.000 euro: cercano di sabotare il referendum, ha detto in una nota il ministero delle Finanze di Atene.
Dalla Germania continuano però ad arrivare moniti duri, in alcuni casi diretti, al popolo greco che tra poche ore sarà chiamato alle urne: “I greci devono decidere se vivere con l’euro o temporaneamente senza”, ha detto in un’intervista alla Bild il ministro delle Finanze tedesco. Secondo Schaeuble, comunque, “anche in caso di collasso di alcune banche greche il rischio di contagio è “comparativamente basso”.