L’anticiclone africano Flegetonte ha raggiunto il picco più alto oggi. Secondo il bollettino del Ministero della Salute, dieci le città da “bollino rosso”. Allarme a Bolzano, Brescia, Milano, Torino (in emergenza già da sabato) e ancora Perugia, Bologna Rieti, Roma, e Trieste.
Ieri si sono toccati i 35 gradi a Bolzano e anche a quota 1.500 metri si sono sfiorati i 30 gradi mentre in Umbria il termometro ha segnato 37 gradi in provincia di Perugia.
In particolare, a soffrire di più saranno gli abitanti del capoluogo torinese dove sono previsti 40° gradi.
Nella morsa del caldo non solo l’Italia ma tutta l’Europa con lo ‘spettro’ dell’estate 2003, anno record per l’afa. A Parigi oggi si sono toccati i 39,7 gradi, un valore superiore al livello toccato in quell’estate di 12 anni fa. In tutta la Francia, dove è in vigore lo stato di allerta, l’afa è soffocante. Colonnina di mercurio su valori record (34 gradi) anche a Londra secondo le rilevazioni ufficiali anche se i blog locali hanno parlato di punta di 40 gradi sfiorati. In Spagna lunedì sono stati toccati i 45 gradi e non sono previsti miglioramenti. Allerta per il caldo torrido anche in Portogallo mentre grandi anomalie sono previste anche per i Paesi Bassi (35-36 gradi), almeno fino alla metà di luglio.
Tornando in Italia, sul sito del ministero si trovano i soliti consigli molto utili per combattere il caldo che riguardano soprattutto anziani, bambini e convalescenti, anche se tutti sono invitati a seguirli: evitare di uscire di casa tra le 11 e le 18 e di recarsi nelle zone trafficate, non dedicarsi alle attività sportive nelle ore più calde, indossare abbigliamenti in cotone e lino, proteggersi con cappellini, occhiali da sole, creme solari, non lasciare bambini e animali in vetture parcheggiate sotto il sole.
Per quanto riguarda l’alimentazione è consigliato bere almeno due litri di acqua al giorno e mangiare la frutta più acquosa come fragole e meloni e verdure ricche di sostanze antiossidanti come peperoni, pomodori, carote, lattuga che proteggono dai danni correlati all’inquinamento da ozono.
Cercare di non assumere caffeina e limitare gli alcolici.
Condizionatori e ventilatori vanno usati con moderazione per evitare forti sbalzi di temperatura e il rischio di disidratazione.