La Grecia voterà il prossimo 5 luglio il referendum sull’ultima offerta avanzata dai creditori internazionali sul piano di aiuti al Paese. Il Parlamento di Atene ha approvato la richiesta del premier Alexis Tsipras di effettuare il referendum domenica prossima. Il premier Tsipras ha chiesto di votare “no” per respingere “l’insulto” ricevuto dai creditori. “Il momento della verità per loro è venuto, il momento di quando vedranno che la Grecia non si arrenderà, che la Grecia non è un gioco cui si può mettere fine. Sono certo che il popolo greco sarà all’altezza delle storiche circostanze ed emetterà un forte no all’ultimatum”, ha detto Tsipras.
Tra Grecia e istituzioni europee, però, si è ai ferri corti e il default di Atene, con l’uscita dall’euro sembra ormai a un passo, con conseguenze imprevedibili su tutta la costruzione dell’Europa.
L’Eurogruppo ha bocciato il piano di tagli e di riforme presentato dalla Grecia e ha respinto la richiesta del governo greco di estendere l’attuale programma di salvataggio oltre il 30 giugno. “Il programma di aiuti internazionali alla Grecia finirà martedì sera”, ha confermato Jeroen Dijsselbloem, che ha aggiunto: “Siamo determinati a mantenere la credibilità dell’eurozona”.
Per il ministro delle Finanze greco Jannis Varoufakis, “Il referendum non è sull’euro. Sarebbe un grande contributo per l’Europa se si mettesse fine alle recriminazioni e a puntare il dito gli uni contro gli altri. L’ultima parola sulla proposta dell’Eurogruppo spetta al popolo greco, non al governo”.
Intanto, continua in Grecia la corsa ai bancomat per ritirare dalle banche i depositi.