“Ho l’impressione che la Grecia abbia fatto passi indietro su alcuni punti”. A dirlo al suo arrivo al vertice europeo a Bruxelles è stata la cancelliera tedesca Angela Merkel, secondo la quale “spetta all’Eurogruppo decidere e non ai capi di Stato e di governo”.
L’Eurogruppo, intanto è stato sospeso a tempo indeterminato. I ministri delle Finanze hanno chiesto alla Grecia di presentare una nuova serie di proposte. Il premier greco Alexis Tsipras ha avuto successivamente un colloquio telefonico con il presidente Prokopis Pavlopoulos, “per informarlo dei negoziati in corso”.
“Sono fiducioso che raggiungeremo un accordo che aiuterà la Grecia e l’Eurozona a superare la crisi”, ha detto Tsipras. “La storia europea è piena di disaccordi, negoziati e, alla fine, di compromessi”.
Passo indietro, quindi, rispetto all’ottimismo circolato in mattinata: “C’è una grande differenza tra le posizioni. Non abbiamo fatto progressi e i greci si sono mossi all’indietro invece di fare passi avanti”, dice il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble.
Più “morbido” invece il presidente del Parlamento Ue, Martin Schulz, che si è detto “ottimista fino all’ultimo”. Situazione delicatissima, entro il 30 giugno la Grecia dovrà rimborsare 1,6 mld all’Fmi.
A rendere più complesso il confronto è la posizione del direttore generale del Fmi,Christine Lagarde. “Il governo greco resta fermo sulle sue posizioni – dichiarano fonti di Atene – Abbiamo fatto sforzi enormi e dolorosi per arrivare ad un accordo fattibile, ora la palla è nel campo delle istituzioni”.
Al vertice notturno hanno partecipato il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, il presidente del Fondo salva Stati Klaus Regling, il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis, il commissario europeo per gli affari economici Pierre Moscovici e il ministro greco delle Finanze, Yanis Varoufakis.