Il futuro del Catania è ancora tutto da scrivere. Dopo l’indagine della Dda di Catania, che ha portato all’arresto del presidente Antonino Pulvirenti e di altri dirigenti etnei con l’accusa di aver comprato alcune partite di Serie B per evitare la retrocessione in Lega Pro, tutti si chiedono quali saranno le conseguenze che il club siciliano dovrà subire nel caso in cui dovessero essere confermate le ipotesi avanzate dai magistrati.
Qualora fosse accertato l’illecito sportivo commesso dai dirigenti etnei, in base al nuovo codice di giustizia sportiva per la responsabilità diretta di un club, nella migliore delle ipotesi il Catania verrebbe sanzionato con la retrocessione nel campionato inferiore, ossia la Lega Pro; la peggiore delle ipotesi, invece, prevede la possibilità che la società vada incontro alla radiazione o, addirittura, al fallimento.
I tempi previsti per arrivare ad una decisione potrebbero essere piuttosto lunghi: tutto dipende dalla celerità della Procura di Catania nel consegnare gli atti alla Procura federale. Dalla tempistica della consegna degli atti dipende anche l’inizio del campionato di Serie B, ma la Figc dovrebbe comunque riuscire ad ottenerli in tempo per gestire il tutto prima della partenza del torneo cadetto.
La questione, invece, potrebbe complicarsi nel caso in cui le indagini di Catania dovessero intrecciarsi a quelle di Catanzaro e, eventualmente, di Cremona: a quel punto, sarebbe a rischio non solo la partenza del campionato di Serie B, ma anche di quello di Lega Pro. Rimangono poi ancora da definire le squadre che non potranno prendere parte ai rispettivi campionati e, di conseguenza, quelle che invece potrebbero essere ripescate.