Cambia il clima del confronto tra Grecia e partner europei; finalmente, le nubi di tempesta lasciano spazio a schiarite che potrebbero preludere a un cielo finalmente sereno. Le riforme presentate da Atene sono state accolte dall’Eurogruppo come un primo passo verso la giusta direzione e entro la settimana dovrebbe arrivare l’accordo finale sulla crisi del debito greco.
Il primo ministro ellenico Alexis Tsipras ha presentato una piattaforma di interventi che prevede tasse per i più ricchi e per le imprese e che non penalizza ulteriormente pensionati e servizi, trovando finalmente l’approvazione dei leader dell’Ue. “Vogliamo una soluzione complessiva e sostenibile che sia accompagnata da un importante pacchetto per la crescita che permetta lo sviluppo dell’economia greca, che permetta al Paese di camminare sulle proprie gambe. Ora la partita è nelle mani della leadership europea” ha detto il premier greco.
Mercoledì si terrà l’Eurogruppo e poi il vertice europeo di giovedì che dovrebbe mettere l’accordo nero su bianco. Tra oggi e domani in sede diplomatica e tecnica si affineranno i punti della strategia studiata dal governo greco che ha chiesto una ristrutturazione del debito, che i creditori europei no vorrebbero concedere. Superato, invece, lo scoglio dell’avanzo primario: 1% del Pil quest’anno, 2% il prossimo e 3% nel 2017.
“Quel che ha proposto la Grecia rappresenta sicuramente un passo in avanti ma, nel quadro della discussione, abbiamo anche notato che resta molto lavoro da fare, che il tempo stringe e che bisogna lavorare sodo”, ha detto la tedesca Angela Merkel. Maggiori le aperture dal presidente del consiglio italiano, Matteo Renzi: “Per quanto riguarda la situazione economica si sono fatti dei passi avanti ed è fondamentale che il governo Tsipras continui su questa direzione”.
La Grecia deve restituire all’Fmi 1,6 miliardi di euro entro il 30 di giugno. E in mancanza di una nuova tranche di aiuti europei da 7,2 miliardi di euro rischierebbe il defalut. Se questo accadesse mantenere il Paese nella zona euro diventerebbe molto complicato.