Il Brasile non cede alla tentazione di un comodo “biscotto”: batte il Venezuela 2 a 1 con merito (rischiando qualcosa solo nei minuti finali) e chiude in testa il proprio girone, condannando all’eliminazione lo stesso Venezuela (ultimo del girone) e spianando la strada dei quarti di finale alla Colombia (che due ore prima non era andato oltre lo 0 a 0 con il Perù): Colombia che sarebbe stata eliminata in caso di pareggio del Brasile.
Dalla nazionale verdeoro, insomma, un segnale di sportività. Con un pareggio ricco di gol, il Brasile avrebbe comunque raggiunto il primo posto ma si sarebbe qualificato anche il Venezuela, proprio a spese della più temibile Colombia. Sarebbe stato forse meno rischioso (in caso di sconfitta il Brasile sarebbe stato eliminato come ultimo del girone) ma il Brasile non poteva permetterselo. Sarebbero piovute ancora più critiche su una squadra che comunque è ancora l’ombra di se stessa.
La partita con il Venezuela ha avuto poca storia perchè Thiago Silva la sblocca subito, dopo 8′, con un tiro al volo su calcio d’angolo. Il Venezuela non impensierisce mai i carioca e quando arriva il 2 a 0 ad inizio di ripresa con Firmino è chiaro che la partita è ormai decisa. Il Venezuela si sveglia troppo tardi. Rischia il terzo gol (spettacolare rovesciata di David Luiz parata) e poi a sei minuti dalla fine segna la rete che riapre la gara: lo segna Fedor sugli sviluppi di un calcio di punizione respinta corta dal portiere prima e dal palo poi. L’occasione della vita per il Venezuela arriva al 92esimo ma sul cross dal fondo nessuno degli attaccanti trova la deviazione vincente.
Ai quarti di finale passano dunque come prime classificate Cile, Argentina e Brasile; come seconde classificate Bolivia, Paraguay e Perù e come migliori terze Uruguay e Colombia (entrambe con quattro punti). Eliminate Messico, Ecuador, Giamaica e Venezuela. Nei quarti di finale (a partire dal 25 giugno) si sfideranno Cile contro Uruguay, Bolivia contro Perù, Argentina contro Colombia, Brasile contro Paraguay.