Sono 108 i casi di scabbia diagnosticati tra i migranti che affollano il presidio sanitario mobile alla stazione centrale di Milano: questa è la cifra che si conta dagli inizi di giugno, mentre il numero sale a 500 se si considera tutto il resto dell’anno e 50 infezioni autctone, non collegate cioè ai flussi migratori ma registrate fra cittadini italiani, magari di rientro da un viaggio.
Giorgio Ciconali, direttore del servizio di igiene e sanità pubblica dell’Asl milanese, però non si scompone, non parla di emergenza sanitaria: il problema è “certamente serio”, ma al momento è interno soltanto ai migranti che affollano il mezzanino della stazione centrale di Milano.
Disidratati, malnutriti e in condizioni igieniche particolarmente carenti: è l’insieme di questi fattori che porta alla criticità numero uno, la scabbia. Il boom di casi “speriamo venga evitato proprio attivando il presidio sanitario davanti alla Centrale – aggiunge Ciconali – . Il suo obiettivo è operare uno screening immediato delle condizioni di salute delle persone all’arrivo”.
Non è d’accordo Riccardo De Corato, vice-presidente del consiglio comunale di Milano e capogruppo di Fratelli d’Italia in Lombardia: “In due ore di lavoro del presidio in stazione centrale, sono stati trovati trentacinque nuovi casi di scabbia. A questi si unisce il sospetto caso di malaria, e chissà quante altre malattie. Il sindaco Giuliano Pisapia è il responsabile della sanità milanese, potrebbe emettere un’ordinanza sull’emergenza scabbia e su tutte le altre patologie che richiedono una profilassi”.
Perchè poi non si fa anche a Milano – sottolinea l’esponente politico in una nota – quello che è stato fatto a Roma Tiburtina? Lì ieri circa cento immigrati di varie nazionalità, che erano accampati vicino alla stazione, sono stati allontanati dalle forze dell’ordine che hanno sgomberato la piazza. Una ventina sono anche stati fermati e portati all’ufficio immigrazione per l’identificazione. Pisapia lo chieda anche in Stazione Centrale»
Stessa situazione a Roma, nei pressi della stazione Tiburtina: 500 migranti accampati, in attesa che un pullman li porti verso il nord dell’Europa, verso un’altra vita. Anche loro sono affetti da “malattie dermatologiche – spiegano dalla Croce Rossa – hanno ustioni provocate dalla nafta dei barconi, o ferite da arma da fuoco non curate”.
Qui però, gli immigrati sono stati allontanati dalle forze dell’ordine, che hanno sgomberato la piazza.