Dopo le decapitazioni sommarie l’Isis adotta una nuova strategia del terrore. Cadaveri decapitati e imbottiti di esplosivo, lasciati tra le macerie di Kobane, in Siria, e pronti a saltare in aria per uccidere civili e soccorritori.
L’autoproclamato Stato Islamico, che ha lasciato la città a gennaio, ha cambiato tattica a fronte all’avanzata dei peshmerga e dei miliziani curdi. A denunciarlo è l’ong Handicap International (Hi).