Un lungo applauso ha accolto la bara di Tania Valguarnera, la giovane dipendente del call center Alicos investita e uccisa domenica mattina da un pirata della strada in via Libertà a Palermo, quando è arrivata nella Chiesa di San Giovanni Maria Vianney Curato d’Ars di Falsomiele, quartiere di Palermo, per il funerale.
Centinaia di persone, tra familiari, amici e colleghi, non hanno voluto mancare all’ultimo saluto alla giovane che ha perso la vita pochi mesi prima del giorno del matrimonio. Il fidanzato e i genitori hanno scelto, infatti, di vestire il corpo con l’abito da sposa che la ragazza aveva scelto con l’amica del cuore. Accanto alla bara di Tania, coperta di rose bianche, il fidanzato Francesco, bacia la fede nuziale che Tania avrebbe dovuto mettere al suo dito, il giorno del loro matrimonio previsto per settembre prossimo.
Una ragazza “tutta acqua e sapone, semplice, che amava immensamente la sua famiglia e il suo fidanzato”. La ricorda così padre Sergio Mattaliano, il parroco. “Lascia un vuoto incolmabile nella vita dei suoi genitori – afferma don Mattaliano, direttore della Caritas diocesana di Palermo -. Che Dio dia la forza alla mamma di affrontare questo immenso dolore”. “La sua giovane vita strappata dall’amore della sua famiglia e del suo fidanzato. La sua giovinezza possa rivivere nella casa di Dio. – aggiunge – Ricordiamo tutti la sua semplicità, la sua solarità, il suo essere talvolta schiva, perché con riservatezza voleva vivere la sua vita solo all’interno dell’amore per il suo fidanzato e la sua famiglia. Una ragazza acqua e sapone, questo era Tania”.
Il dolore per la perdita della giovane è fortissimo. Ma lo è altrettanto la rabbia nei confronti di chi l’ha investita, Pietro Sclafani, titolare di due panifici a Palermo, che dopo averla vista a terra ha provato a scappare ed è stato fermato qualche strada più in là. L’uomo è stato portato in carcere e ieri è stato convalidato l’arresto al termine del processo per direttissima.
(Foto di Facebook di Desirèe Lo Blundo)