Il giudice Daniela Vascellaro ha convalidato l’arresto e disposto la misura della custodia cautelare in carcere per Pietro Sclafani, il 50enne palermitano che, ieri, ha investito e ucciso una donna di trent’anni e poi è fuggito. È accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso. Sclafani ha trascorso la notte nella camera di sicurezza della questura.
Nella ordinanza di 5 pagine letta dal magistrato in aula dopo una camera di consiglio durata quasi quattro ore si sottolinea la “particolare gravità del reato” e la “rilevante colpa” di Sclafani aggravata dall’uso di sostanze stupefacenti.
Il narcotest a cui è stato sottoposto ha accertato la presenza, nel sangue dell’automobilista di oppiacei, cannabis, anfetamine ed ecstasy. Per il magistrato, che ha in dettaglio ricostruito la dinamica dell’incidente, sussisterebbero sia i gravi indizi di colpevolezza, a carico del pirata della strada, sia il pericolo di fuga, visto che, dopo l’incidente, è scappato via. Forte anche il rischio di reiterazione del reato: più volte Sclafani era stato multato per eccesso di velocità e proprio ieri sarebbe dovuto andare dai carabinieri per consegnare la patente che gli era stata sospesa dopo l’ennesima contravvenzione.
Il pm Renza Cescon aveva chiesto – e ha ottenuto – la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere. L’avvocato Ninni Reina, legale di Pietro Sclafani, al termine dell’udienza di convalida dell”arresto, aveva chiesto per il suo assistito i domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico per scongiurare il pericolo di fuga. “Rispetteremo qualunque decisione del giudice”, aveva aggiunto. Dopo la decisione sulla convalida il legale chiederà un termine a difesa per la scelta del rito processuale.
“Sono addolorato e penso solo alla ragazza e ai suoi familiari”. Queste le parole che, secondo il suo legale Ninni Reina, ha detto Pietro Sclafani al giudice. L’uomo ha negato, nel corso della convalida dell’arresto, di avere fatto uso di droga, circostanza emersa però dall’esame tossicologico. Ma il punto è tutto da chiarire perché, ha spiegato il legale, “le analisi delle urine e quelle del sangue sono in contrasto tra loro. Le prime sono negative, le seconde positive”. Nel quartiere di Villa Tasca, dove l’uomo è titolare di una panetteria, non si parla d’altro. Tutti conoscevano Sclafani e si dicono sconvolti per quanto accaduto.
Il pirata è accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso. “Lo processeremo per direttissima e chiederemo una pena esemplare”, ha detto all’Ansa il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi.
Domani alle 11,30, ai funerali della ragazza nella chiesa di San Giovanni Maria Vianney Curato d’Ars, nel quartiere Falsomiele, andranno i colleghi di lavoro di Tania, che oggi hanno raccolto le firme per chiedere un semaforo e il cambio dei sensi di marcia in via Cordova e in via Simone Cuccia, oltre a dei dossi per rallentare il traffico.