Che qualcosa non tornasse nella ricostruzione della tragica fine di di Domenico Maurantonio, il 19enne di Padova morto durante la gita scolastica a Milano, volando dalla finestra di un hotel, gli inquirenti lo avevano capito da tempo. Ora arrivano le prime “confessioni”, su quella maledetta serata. Il gruppo di giovani che era con lui aveva bevuto qualche bicchiere in più del solito, e non solo birra.
Alcuni compagni del 19enne avrebbero inoltre confermato che quella notte sarebbe stato versato del “lassativo” nella birra di Domenico. Non si sa ancora – ricorda Corriere.it, come e perché il liceale sia caduto da una finestra dell’hotel Da Vinci, ma come la Procura di Milano ha sospettato fin dal primo giorno, gli studenti hanno raccontato di aver “bevuto molto”. “Anche Domenico ha bevuto con noi. Per questo ci siamo addormentati profondamente, senza sentire rumori o accorgerci di niente”, ha detto uno dei ragazzi della 5E ascoltato (con altri 13 studenti del Nievo) negli uffici della questura di Padova.
Sulla presenza del lassativo nella birra di Domenico la cautela degli investigatori è massima. Tre allievi (compresi due compagni di stanza) si sono sottoposti volontariamente al test del Dna e delle impronte. Oggi potrebbero arrivare i primi (parziali) risultati dei test tossicologici. L’ufficialità non c’è ancora, e il riserbo resta altissimo, ma gli inquirenti avrebbero iscritto il fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo a carico di ignoti. Al vaglio anche la posizione dei professori. Domenico era vivo fino alle 5 di domenica, come testimoniano i messaggi scambiati via Whatsapp con altri compagni di scuola.
Secondo il Gazzettino però, gli investigatori della questura di Milano avrebbero già identificato il ragazzo che sabato notte ha versato il lassativo nel bicchiere di Domenico.