Calorosa l’accoglienza ricevuta al Festival di Cannes dal regista italiano Matteo Garrone che, nonostante il tiepido benvenuto della stampa, è stato premiato dalla gente in sala con oltre sette minuti di applausi per “Il racconto dei racconti”, film fantasy dalle tinte forti e a tratti anche splatter.
Forti erano le incertezze relative all’impatto che il nuovo film di Garrone, tratto da “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile, avrebbe avuto sugli spettatori. Infatti, il “nostro” regista si è voluto cimentare con un cast internazionale (tra gli attori ci sono anche Salma Hayek e Vincent Cassel) e con la ricerca di maestosi effetti speciali. Invece, nonostante l’accoglienza moderata della proiezione stampa, Garrone è stato gratificato dalla stampa straniera.
In particolare, il “The Guardian” ha parlato di un vero e proprio “capolavoro che immerge lo spettatore in un mondo totalmente creato”. Il film di Garrone è stato definito “gloriosamente folle, rigoroso figurativamente, visivamente meraviglioso: erotico, divertente, intimamente consistente. Il tipo di film, in effetti, per cui esiste un festival come Cannes”.
Per “Variety” “Il racconto dei racconti” si inserisce “nel filone delle fiabe per adulti” e sembra schiacciare l’occhiolino alla “trilogia della vita” di Pasolini di cui oggi Garrone “può dirsi degno erede”. Per “The Hollywood Reporter” “il risultato è una variazione piena di freschezza sulla linea di quelle grandi e sanguinose fiabe che conosciamo grazie ai Fratelli Grimm o a Charles Perrault, ma con un’aggiunta di piacere e di familiarità”.
Anche la stampa francese sembra entusiasta del lavoro del regista italiano: “Paris match”, infatti, assegna al film la “qualità di un’opera barocca, talvolta ineguale ma sempre sorprendente”. Insomma, sembra che Garrone abbia ricevuto, finora, una promozione a pieni voti.