Un infermiere di Emergency, di 37 anni, che ha prestato servizio in Sierra Leone, dove si trovava dal 15 febbraio, è risultato positivo al test Ebola eseguito nel centro “Lazzaro Spallanzani” di Roma. Il campione di sangue è arrivato a Roma nella tarda mattinata di oggi da Sassari, in Sardegna. L’uomo è stato portato stanotte dalla Sardegna con un C-130 dell’Aeronautica Militare all’aeroporto di Pratica di Mare da dove, in ambulanza, è stato immediatamente ricoverato all’ospedale Spallanzani di Roma. Per effettuare il trasferimento sono state utilizzate particolari barelle che consentono il trasporto in condizioni di biocontenimento assoluto, le stesse già usate per il medico siciliano di Emergency, Fabrizio Pulvirenti.
L’infermiere aveva lavorato nel Centro di cura dei malati di Ebola in Sierra Leone ed era arrivato in Sardegna l’8 maggio. Come prevedono i protocolli del Ministero della Sanità e di Emergency, l’uomo aveva automonitorato le proprie condizioni di salute e ha manifestato i primi sintomi nella tarda serata di domenica scorsa. Ricoverato da 48 ore nel novo reparto di malattie infettive dell’ospedale di Sassari, sarà curato all’Ospedale “Lazzaro Spallanzani” di Roma.
L’infermiere di Emergency risultato positivo al test di Ebola è “in buone condizioni generali” ed è ricoverato all’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. “Il paziente ha iniziato un trattamento antivirale specifico con un farmaco non registrato, autorizzato da un’ordinanza Aifa”, afferma il bollettino medico pubblicato dall’ospedale. Al momento della presa in carico da parte dei medici era febbrile, lucido e collaborante.
Emergency ha ricordato che il virus Ebola è contagioso solo dopo l’insorgenza dei sintomi e che viene trasmesso esclusivamente attraverso il contatto diretto con fluidi corporei.