Il governo non ha intenzione di ricorrere ad un’imposta sui patrimoni per coprire il rimborso ai pensionati del mancato adeguamento all’inflazione, dopo la sentenza della Consulta di giovedì 30 aprile. Lo ha detto il ministro del Welfare, Giuliano Poletti, parlando a margine dell’assemblea di Rete Imprese Italia. Il ministro ha anche annunciato che entro metà giugno arriveranno i primi decreti attuativi del Jobs act.
La Corte costituzionale ha bocciato il mancato adeguamento all’inflazione per gli assegni pensionistici superiori a 1.400 euro nel biennio 2012-2013, misura prevista dalla manovra ‘Salva Italia’ di fine 2011.
La sentenza ha un impatto diretto di circa 5 miliardi, che dovrebbe scaricarsi per intero sui bilanci del biennio 2012-2013.”Sicuramente non faremo una patrimoniale, il nostro governo vuole ridurre le tasse e non aumentarle”, ha detto il ministro.
Gli effetti della sentenza peseranno anche sui conti delgi anni prossimi, a causa degli interessi maturati e della rivalutazione del montante su cui si applicano i futuri adeguamenti, ancora tutto da quantificare: la Cgil arriva a stimare in quasi 10 miliardi l’impatto complessivo della sentenza.
Quanto al Jobs Act, Poletti ha sottolineato: produrremo i decreti attuativi sulla riforma del lavoro entro la metà di giugno, il termine previsto dalla legge”. Il ministro si é poi chiesto “quante volte in passato questo é successo?”. Poletti ha infine ribadito che “il nostro obiettivo é che le assunzioni a tempo indeterminato diventino la norma”.