Alle 10 in punto si sono aperti i cancelli di Expo Milano 2015. Italiani, stranieri, turisti e addetti ai lavori sono stati i primi a varcare i tornelli della rassegna. Un gruppo di orientali, i primi visitatori in assoluto.
Ai varchi di controllo agli ingressi ovest, dove i visitatori arrivano in metropolitana e treno, si sono create lunghe file fin dalle 10. Rapidi, come promesso dal commissario unico Giuseppe Sala, i controlli ai 30 metal detector disposti per la sicurezza, con i visitatori che tendono ad accalcarsi ai primi varchi lasciando liberi quelli finali.
Fra gli oggetti personali da sottoporre ai controlli a raggi X ogni oggetto di metallo, compresi gli occhiali, tranne le cinture. Già notevole la presenza straniera, molti i visitatori cinesi.
Qualche disservizio, all’ingresso, per chi ha bisogno di informazioni. Pochi momenti di tensione si è verificato solo ai tornelli, quando una trentina di antagonisti hanno preteso ed ottenuto di passare senza il controllo dei biglietti. Ieri sera Anonymous ha messo per qualche ora fuori uso il servizio biglietteria sul sito della rassegna.
Mentre iniziavano ad arrivare i primi ospiti vip all’inaugurazione dell’Expo , alcuni operai erano ancora al lavoro in un paio di padiglioni. Fra i primi ad arrivare Carla Fracci, Demetrio Albertini, il cardinale Gianfranco Ravasi, Giorgio Armani e il presidente del Coni Giovanni Malagò. Davanti al padiglione dell’Iran, dove sono accatastati alcuni materiali, gli operai sono impegnati a portare via gli ultimi detriti del cantiere.
Poco dopo le 11 è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime del terremoto del Nepal.