La polizia ha effettuato un nuovo blitz contro presunti esponenti del gruppo No Expo, a Milano. Gli agenti sono intervenuti di nuovo nel quartiere Giambellino dove erano state trovate mazze e molotov. Le indagini sono condotte dalla Digos che hanno effettuato perquisizioni e controlli in spazi occupati abusivamente. Alcuni giovani sono stati portati in questura per accertamenti e per essere identificati, apparterrebbero all’area anarchica. In tutto dodici persone, nove italiani e tre tedeschi, sono stati accusati di occupazione abusiva.
Un altro blitz è stato effettuato a Bresso, nel Milanese. Si tratta di un’operazione di sgombero dentro l’area dell’aeroporto. I controlli non interferiscono con l’attività di volo nello scalo.
Il ministro dell’ Interno Angelino Alfano ha commentato le perquisizioni della Digos: “Sono la prova che il sistema di prevenzione funziona. Nessun Paese è a rischio zero”, ma queste operazioni “fanno chiaramente capire che lo Stato è più forte di chi lo vuole contrastare”.
La tensione cresce alla vigilia delle “Cinque giornate di Milano”, come i No Expo hanno definito il lungo elenco di presidi, manifestazioni e “mobilitazioni diffuse contro Expo” da oggi fino a domenica. Domani Milano ospiterà di mattina il tradizionale corteo studentesco, mentre nel pomeriggio verrà inaugurato il “campeggio internazionale No Expo” al parco Trenno. Poi sarà la volta del grande raduno della Mayday, il primo maggio.
Ad essere preoccupate non sono solo le autorità italiane. Il Consolato statunitense in una nota invita i propri cittadini che si trovano nel capoluogo lombardo a “evitare le aree di manifestazione ” in quanto “sono previsti da parte di piccoli gruppi scontri violenti e danneggiamenti alle proprietà”.
Il commissario di Expo, Giuseppe Sala, ha chiesto la presenza di forze dell’ordine anche all’interno del sito espositivo a Rho-Pero, vigilato anche dai droni.