“Siamo pronti a cooperare con l’Europa per far fronte al problema dell’immigrazione irregolare, ma gli europei non possono semplicemente agire da soli, devono parlare con noi”: così il ministro degli Esteri del governo di Tripoli, Muhammed El Ghirani, in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano Times of Malta.
Le sue dichiarazioni precedono un vertice straordinario dell’Unione Europea, in programma oggi a Bruxelles, pochi giorni dopo la morte in mare di oltre 800 migranti partiti dalla Libia occidentale. “Non possono semplicemente decidere di colpire” ha detto il ministro, in riferimento all’ipotesi di un intervento militare europeo teso a impedire le partenze dei barconi. “Se colpite un sito – ha chiesto El Ghirani – come fare a sapere che non uccidete un innocente, un pescatore? L’Europa è davvero così precisa? Allora noi diciamo: facciamo le cose insieme”.
Il quotidiano Libya Herald sottolinea che la maggior parte delle partenze avvengono dalle coste occidentali del paese, controllate dal governo di Tripoli e non da quello di Tobruk, che ha sede nell’est del paese ed è il solo riconosciuto a livello internazionale. Stando all’esecutivo tripolino, nei centri libici oggi sono detenuti 8000 migranti di varia nazionalità.