Tra le tanti, innegabili, doti del campione di box Floyd Mayweather non c’è sicuramente la modestia. A pochi giorni dall’incontro del secolo che lo vedrà contrapposto a Manny Pacquiao, il pugile statunitense si diverte a proporre irriverenti paragoni con mostri sacri del passato: “Rispetto Ali per ciò che ha fatto sul ring e fuori. Lui si dichiarava “the Greatest” e io mi definisco TBE cioè “The Best Ever””
“So che questa affermazione verrà criticata da molti, ma a me non importa – ha dichiarato Mayweather che si prepara ad incassare la modica cifra di 120 milioni di dollari – Io sono imbattuto, e Ali ha perso qualche combattimento che non avrebbe dovuto perdere, come quello contro Leon Spinks”. Incoronazioni a parte, adesso c’è un certo Manny Pacquiao da battere.
Paura? “Se lo pensassi mi metterei addosso una pressione inutile. Il mio approccio sarà il solito degli altri incontri – glissa – concedendo il massimo rispetto al mio avversario. Se lo ammiro? Se è arrivato fino a qui vuol dire che qualcosa di buono deve avere combinato. Ripeto: lo rispetto”. Mayweather è cambiato: “Ho fatto trash talking per 18 anni, ma ora non ne ho bisogno. La gente sa ciò che ho costruito in questo tempo e questa sfida non ha bisogno della mia promozione”.
Ha davvero ragione il campionissimo a stelle e strisce. Dopo l’accordo definitivo fra i clan, di Mayweather e di Pacquiao, è iniziata la vendita dei biglietti che potranno essere acquistati al prezzo minimo di 1500 sino ad arrivare a 10 mila dollari per il bordo-ring. L’incasso totale arriverà a quasi 72 milioni di euro, niente male.