La politica torna incandescente. Matteo Renzi tira dritto sull’Italicum e su Facebook annuncia: “Chi grida oggi allo scandalo perché alcuni deputati sono sostituiti in Commissione dovrebbe ricordare che questo è non solo normale ma addirittura necessario se crediamo ai valori democratici del rispetto della maggioranza: si chiama democrazia quella in cui si approvano le leggi volute dalla maggioranza, non quella in cui vincono i blocchi imposto dalle minoranze. Avanti, su tutto! Oggi in Consiglio dei Ministri via libera a tre decreti della delega fiscale a partire da quello sulla fatturazione elettronica”.
Il premier, dunque, ha deciso, di non fare nemmeno un passo indietro. Dopo che Forza Italia, Sel, la Lega e i dissidenti Dem avevano deciso di abbandonare la Commisione Affari costituzionali alla Camera dei deputati lasciando soli i deputati del Partito Democratico a discutere sulla riforma elettorale, il premier tira dritto. Anzi rilancia.
E infatti l’Ufficio di presidenza del gruppo del Pd ha già sostiuito i dieci componenti della minoranza Pd. nominando Paola Bragantini; Stefania Covello, della segreteria Pd; Edo Patriarca; Stella Bianchi; Maria Chiara Gadda; Giampaolo Galli, ex Confindustria; David Ermini, responsabile giustizia del Pd; Alessia Morani, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera; Alfredo Bazoli; Ileana Piazzoni, ex Sel passata nel Pd. E poi lancia il suo “Avanti tutta” su Fb.
Da anni diciamo che è una priorità cambiare la legge elettorale. Il PD ne ha discusso durante le primarie, in assemblea…
Posted by Matteo Renzi on Martedì 21 aprile 2015
Polemiche le opposizioni, soprattutto Forza Italia che, con il capogruppo alla Camera, Renato Brunetta dichiara battaglia: “Renzi non ha più la maggioranza né alla Camera né al Senato e per questo ha paura e vuole mettere la fiducia sull’Italicum. Ma noi glielo impediremo con il voto segreto, anche sulla votazione finale”. E ancora: “Renzi violenta il Parlamento e il suo stesso partito. Per noi è abominevole”, aggiunge Brunetta secondo il quale “Renzi è debolissimo, perde consensi. Noi in aula riproporremo tutti i nostri emendamenti e chiederemo su ognuno di essi che si voti a scrutinio segreto”.
Attacca anche la Lega che conferma di non avere “alcuna intenzione di mischiarci ai burattini di Renzi e di fare il loro gioco. Per questo non parteciperemo alla commissione Affari costituzionali», ha detto il deputato della Lega Cristian Invernizzi, capogruppo in commissione, dopo la sostituzione dei 10 dissidenti Pd.