“Un blocco navale potrebbe favorire gli scafisti”. Secondo il il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa a Palazzo Chigi con i ministri Roberta Pinotti, Paolo Gentiloni, Angelino Alfano, Graziano Delrio e il sottosegretrario Marco Minniti, “con il blocco navale si corre il rischio di fare un favore agli scafisti, mettendo a disposizione una sorta di servizio taxi nel Mediterraneo. Si sarebbe costretti ad andare a prendere questi barconi. Siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario perché non partano i barconi”.
Renzi, che domani incontrerà il premier maltese, ha sottolineato che la strage di immigrati nel Canale di Sicilia sarebbe avvenuta ugualmente: “Non è che con l’operazione Mare nostrum sarebbe cambiato qualcosa. Deve essere chiaro. C’era una nave al fianco del peschereccio che si è inabissato. Chi dice che se ci fosse stato Mare nostrum sarebbe cambiato qualcosa, dice una cosa che non sta né in cielo né in terra”.
Il presidente del Consiglio ha promesso che “l’Italia farà la sua parte e anche qualcosa in più. Quando la tragedia sarà terminata, andremo a recuperare quel relitto. E daremo una degna sepoltura a chi ha perso la vita. Dobbiamo smettere di pensare che siano morti solo dei numerini, sono morte delle persone. E vogliamo prendere lo scafista responsabile della tragedia”.
Il Governo, però, chiede collaborazione: “Quello che chiediamo – ha detto Renzi – è di non essere lasciati soli, non tanto nell’emergenza in mare, perché è naturale che in queste situazioni il mare sia una brutta bestia. La nostra è una questione politica, di dignità dell’uomo, è di bloccare questo traffico di essere umani”.
Sulle polemiche interne, Renzi dà una stoccata soprattutto alla Lega Nord e a Matteo Salvini: “Il lavoro che sta facendo l’Italia talvolta in una condizione di quasi solitudine, talvolta in compagnia di altre realtà internazionali è oggettivamente straordinario e sono inconcepibili – ha affermato il premier – le polemiche di una piccola parte politica italiana. È normale scappare da posti dove ti tagliano la testa. E chi fugge da luoghi dove ti tagliano la testa, non si ferma davanti al lancio di agenzia di un eurodeputato italiano. Stiamo parlando di cose serie, non di piccole polemiche di parte”.