Ecco cosa prevede la riforma delle banche popolari:
SPA CON TETTO ANTI-SCALATA: Sarà a tempo. Gli istituti nella stessa assemblea che varerà la trasformazione in Spa, potranno introdurre un limite all’esercizio del diritto di voto in assemblea almeno del 5% e fino a 24 mesi.
PORTABILITÀ CONTO CORRENTE, O MULTE SALATE: Senza costi per i clienti ed entro 12 giorni lavorativi. Le pene per chi trasgredisce variano da 5 mila a 64 mila euro per i dirigenti, ma anche i dipendenti, delle banche inadempienti. Le norme sono valide anche per i conti titoli. Previsti indennizzi per i ritardi, la cui quantificazione spetterà al Ministero dell’Economia.
CREDITO ALL’EXPORT: Deciderà la Cassa Depositi e Prestiti se erogare direttamente, o la società Servizi Assicurativi del Commercio Estero, o altre controllate.
SOCIETÀ E COOP: Anche le cooperative e le società di capitali non quotate godranno delle stesse agevolazioni delle start up innovative, con priorità a chi ha in programma investimenti in tecnologie.
SPA SALVA-IMPRESE: Alla nuova società che dovrà curare il lancio e la ristrutturazione finanziaria delle imprese potranno partecipare anche gli enti previdenziali con una “quota minoritaria”. Il campo di azione è quelle delle aziende in crisi, e va orientato anche a tutela dell’occupazione. Sale a 550 milioni la garanzia dello Stato per le imprese in amministrazione straordinaria. Sempre con un occhio all’Ilva di Taranto si prevede anche la precedenza nell’accesso al Fondo di garanzia delle Pmi per le imprese dell’indotto, in particolare sul fronte del risanamento).
START UP: LIstituto italiano di tecnologia non dovrà più registrare e commercializzare solo i brevetti ma potrà costituire o partecipare a start up innovative o altre società, anche con soggetti pubblici utilizzando non più del 10% delle risorse assegnate ogni anno.