È ancora giallo sul numero dei morti nell’attentato dell’Isis al museo del Bardo di Tunisi. Secondo i dati ufficiali, sebbene ancora provvisori, delle autorità tunisine i morti sarebbero 23, 17 dei quali turisti, e ci sarebbero 44 feriti.
E sono diventate quattro le vittime italiane, dopo che per lunga parte della giornata due di esse erano state considerate disperse. La Farnesina, infatti, ha fatto sapere di aver “effettuato un primo riconoscimento fotografico dei due connazionali che finora risultavano irreperibili”. Attraverso personale dell’Ambasciata a Tunisi e dell’Unità di Crisi, appositamente inviata in loco, ha avuto accesso all’obitorio dell’ospedale Charles Nicolle dove si trovavano i due corpi dei nostri connazionali.
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A perdere la vita sono stati Orazio Conte, informatico, marito di una delle dipendenti del Comune di Torino in vacanza con una comitiva di colleghi con un pacchetto organizzato dal Dopolavoro dell’ente; e Francesco Caldara, 64 anni, pensionato di Novara che era in vacanza con la compagna Sonia Reddi, ferita a una spalla e a un braccio e ricoverata in un ospedale di Tunisi, dove è stata operata.
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Le due donne disperse e poi rintracciate all’obitorio sono invece Antonella Sesino e Giuseppina Biella di 70 anni, che era a Tunisi con il marito. Secondo l’ultimo bilancio, i feriti italiani sono 11.
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19.45 – In memoria di tutte le vittime dell’attentato di ieri a Tunisi, questa mattina “è stato osservato un minuto di silenzio nella sede centrale di Costa Crociere a Genova, in tutti gli uffici nel mondo e a bordo delle nostre navi. A bordo sono state sospese tutte le attività di intrattenimento”. Lo rivela Costa Crociere.
19.00 – Quattro italiani e un russo che viaggiano su Costa Fascinosa sono tra le vittime dell’attentato di Tunisi. Lo rendo noto la compagnia. “Con grande dolore comunichiamo che 5 passeggeri, 4 italiani e un russo sono tra le vittime dell’attacco terroristico”, dice Neil Palomba, dg di costa Crociere. Otto ospiti sono feriti: 7 italiani e un russo.
17.41 La Farnesina ha fatto sapere di aver “effettuato un primo riconoscimento fotografico dei due connazionali che finora risultavano irreperibili”, attraverso personale dell’Ambasciata a Tunisi e dell’Unità di Crisi, appositamente inviato in loco, ha avuto accesso all’obitorio dell’ospedale Charles Nicolle.
17.30 “La Tunisia è contro il terrorismo”: è lo slogan che riecheggia nella manifestazione indetta dai sindacati tunisini davanti al museo Bardo teatro del massacro in cui hanno perso la vita anche dei turisti italiani. Sventolano ovunque le bandiere tunisine, non mancano le corone di fiori in ricordo delle vittime.
17.23 “Quello che avete visto” a Tunisi “è soltanto la prima goccia di pioggia”. Così l’Isis minaccia nuovi attacchi dopo aver rivendicato quello al museo Bardo di Tunisi. Lo denuncia su Twitter Rita Katz, direttrice del Site, il sito che monitorizza il jihadismo sul web.
17.01 La sorella di Jabeur Khachnaoui, uno dei due attentatori rimasti uccisi nel blitz delle forze di sicurezza al museo del Bardo, è stata arrestata nella casa della famiglia, nella regione di Sbitla, centro della Tunisia. Lo riferisce il sito di Radio Mosaique. La giovane è una studentessa.
16.28 L’Isis ha rivendicato la responsabilità dell’attentato di ieri a Tunisi. Lo scrive su Twitter Rita Katz, la direttrice del Site, sottolineando che non è stato ancora possibile accertarne la veridicità. Nella rivendicazione l’Isis nomina due attentatori, Abu Zakarya al-Tunisi e Abu Anas al-Tunisi.
15.50 Fa discutere la foto di una vittima italiana pubblicata su un account affiliato di Isis con la scritta “Schiacciato un crociato italiano”.
15.11 Altri cinque sospetti sono stati arrestati per l’attentato, come ha reso noto la presidenza tunisina. Salgono quindi a nove le persone detenute dalla polizia, quattro delle quali per “legami diretti con l’attacco”.
14.45 “A seguito dell’aggravarsi della minaccia terroristica, resa di drammatica evidenza anche dagli eventi in Tunisia, si è reso necessario un potenziamento del dispositivo aeronavale dispiegato nel Mediterraneo centrale”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Pinotti, alle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato.
14.15 I terroristi erano “muniti di cinture esplosive e di armi molto avanzate”. Lo ha detto il ministero degli Interni tunisini Najem Gharsalli citato dai media locali.
14.08 Quattro persone sono state arrestate in relazione all’attentato al museo del Bardo di Tunisi. Ad annunciarlo è stata la presidenza tunisina citata dai media francesi. Altri cinque sospettati sono stati interrogati dalla polizia.
13.45 Papa Francesco, “informato del grave attentato che ha colpito la città di Tunisi”, con un telegramma inviato al vescovo della città “si associa nella preghiera al dolore delle famiglie in lutto, a tutte le persone toccate da questo dramma e anche al popolo tunisino” e “reitera la condanna di ogni atto contro la pace e la sacralità della vita umana”.
13.17 “Siamo in guerra”: lo ha ha detto il presidente tunisino Beji Caid Essebsi durante una riunione del Consiglio superiore delle forze armate convocata dopo l’attentato al museo di Tunisi. Per “sradicare il terrorismo”, ha aggiunto, sono stati mobilitati l’esercito e la polizia.
Sarebbero 11 gli italiani rimasti feriti nell’attacco al museo del Bardo. Lo ha detto il ministro della Sanità tunisino Said Ayadi. Oltre agli italiani sono rimasti coinvolti 9 tunisini, 11 polacchi, 8 francesi, 5 giapponesi, 1 russo, 1 tedesco e 2 sudafricani. La lista completa è stata pubblicata dall’emittente privata Radio Mosaique.
13.05 La Farnesina non conferma la notizia di una terza vittima italiana arrivata dalle autorità tunisine.
12.52 Il museo del Bardo di Tunisi riaprirà “al più tardi” martedì prossimo, 24 marzo, a meno di una settimana dal sanguinoso attentato che lo ha colpito. Lo ha annunciato il ministero della Cultura tunisina secondo quanto riportato da Le Figaro.
12.35 Costa Crociere ha deciso di cancellare gli scali in Tunisia. “La sicurezza di ospiti e equipaggio – scrivono in una nota – è la priorità per Costa Crociere. Dopo quanto è successo a Tunisi, abbiamo deciso di cancellare tutti i prossimi scali di nostre navi in Tunisia. Saranno sostituiti da scali alternativi che sono in via di definizione”. Ci saranno più tappe a Palermo.
12.00 Sono 23 le vittime dell’attentato. Lo ha annunciato il ministro della Sanità tunisino, Said Aidi, precisando che i morti sono 18 turisti stranieri e 5 tunisini, tra cui due degli attentatori.
11.29 Uno degli italiani feriti “è molto grave”. Lo ha detto il capo dell’Unità di crisi della Farnesina, Claudio Taffuri. Si tratta di una delle due persone inizialmente date per morte dalle autorità tunisine, ma che invece sono risultate ferite. Taffuri ha quindi confermato che sono due le vittime italiane accertate, mentre due persone risultano tuttora “irreperibili”.
09.25 “Oggi in Italia tutti i livelli di allerta di mobilitazione delle forze di sicurezza sono al massimo e concentrati sulla minaccia terroristica”. Così il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ad Agorà su Rai3 pur precisando che “tecnicamente” siamo in una “fase di pre-massima allerta” terrorismo perché l’intelligence non ha “minacce specifiche”.
08.01 Ha lasciato il porto de La Goulette questa mattina alle 6 anche la nave da crociera Msc Splendida. Ne dà notizia il sito ufficiale della compagnia di navigazione che comunica che nella città di Tunisia rimarrà un team di assistenza per i passeggeri coinvolti nella strage del museo del Bardo di ieri. “Sulla base della comunicazione da parte delle autorità ufficiali – si legge in una nota – MSC Crociere, la proprietà e tutto il team del management annuncia con profonda tristezza che al momento 9 dei suoi ospiti sono segnalati per aver perso la vita, 12 sono stati feriti, e 6 (due cittadini spagnoli, uno belga, uno inglese, uno francese e uno giapponese) sono ancora dispersi in relazione al tragico evento presso il Museo del Bardo. Tuttavia, questi numeri sono ancora oggetto di modifiche, mentre l’identificazione ufficiale è in corso”.
07.36 Costa Crociere conferma che la nave Fascinosa ha lasciato il porto di Tunisi all’1.55. Al momento della partenza il comandante ha informato che il numero dei passeggeri che non hanno fatto ritorno all’imbarcazione è sceso a 13. Dodici persone della Costa Care team e due dirigenti della sede centrale sono già operativi nella capitale tunisina “per rimanere in contatto con le autorità locali per assicurare l’assistenza necessaria”.