Un imprenditore impegnato negli appalti per la ricostruzione post terremoto a L’Aquila, Raffaele Cilindro, è stato arrestato dai Ros nell’ambito di una inchiesta coordinata dai pm della Dda di Napoli Sirignano e Giordano.
Cilindro è ritenuto dagli inquirenti vicino all’ex boss del clan dei Casalesi Michele Zagaria. L’operazione arriva il giorno dopo quella che ieri ha portato agli arresti del super manager dei Lavori pubblici Ercole Incalza in un’indagine della Procura di Firenze che coinvolge a vario titolo politici e imprenditori.
L’imprenditore è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Per i carabinieri, ha finanziato i Casalesi periodicamente versando somme di denaro, manteneva contatti tra gli affiliati, faceva da autista al fratello del boss, Pasquale Zagaria, per accompagnarlo a summit di camorra e ospitò a casa sua il superlatitante capoclan Michele.
Il nome di Raffaele Cilindro spunta anche in una intercettazione sulle infiltrazioni dei Casalesi negli appalti per la ricostruzione de L’Aquila. Una conversazione di Alfonso Di Tella, altro imprenditore della cosca, originario di Casapesenna, luogo in cui vive anche Cilindro, a Venezia, dove Di Tella si reca di frequente a giocare al casino’ e dove pure va Cilindro. I due pero’ parlano di come si comporta un terzo affiliato, Aldo Nobis, e Di Tella se ne lamenta con Cilindro in modo che questi riferisca al boss. Oltre al mandato d’arresto, i carabinieri del Ros hanno anche eseguito un sequestro beni da 1,5 mln di euro a carico dell’imprenditore.