L‘eclissi di sole atteso per il 20 marzo continua ad alimentare curiosità. Da sempre avvolto da un’aurea di mistero, l’eclissi di sole altro non è se non un fenomeno ottico che consiste nell’oscuramento di tutto o di una parte del disco solare da parte della Luna visto dalla Terra.
Il fenomeno si verifica durante il novilunio, la fase della Luna in cui l’emisfero visibile risulta completamente in ombra. L’eclissi è ovviamente un evento raro: Sole, Luna e Terra devono essere infatti perfettamente allineati.
L’orbita della Luna è inclinata di cinque gradi rispetto all’eclittica ed interseca quest’ultima in un punto che viene definito nodo. Se quest’ultimo si posiziona tra la Terra e il Sole, l’ombra lunare si riflette sulla terra dando vita ad un’eclissi solare. Si ha un’eclissi lunare quando il nodo si colloca dalla parte opposta.
L’eclissi totale è il fenomeno che più di tutti affascina e attrae su di sé le attenzioni di astronomi e astrofili di tutto il mondo. Questo perché durante la fase centrale è possibile studiare con facilità la corona solare.
Ma non tutte le eclissi sono osservabili contemporaneamente in più luoghi terrestri. Questo perché le distanze reciproche tra la Terra, la Luna e il Sole sono mutevoli.
A seconda delle distanze che intercorrono fra Luna e Terra si hanno quattro tipi di eclissi: eclissi solare parziale, eclissi solare totale, eclissi solare anulare ed eclissi solare ibrida.
L’eclissi che tutto il mondo sta attendendo con ansia e che si “mostrerà” il 20 marzo, sarà parziale in quasi tutto il mondo, tranne che nelle isole Svalbard dove si potrà assistere ad uno splendido eclissi totale.