Ad un anno esatto dalla sparizione del volo Malaysia Airlines MH370, probabilmente precipitato nell’Oceano Indiano con 239 persone a bordo, viene alla luce un’altra agghiacciante rivelazione. Una delle due batterie delle scatole nere era scaduta da oltre un anno: il fatto viene citato in un rapporto di 584 pagine pubblicato oggi.
Secondo il documento, il volo sarebbe stato normale, così come non vengono registrate alterazioni dello stato psicologico dei piloti e delle condizioni meteorologiche. L’unica anomalia riscontrata sarebbe stata proprio sulla batteria del rilevatore di posizione subacqueo del registratore dei dati di volo del Boeing 777-200 che era scaduta dal dicembre 2012. L’altra scatola nera, contenente le registrazioni delle conversazioni in cabina, funzionava regolarmente.
Il rapporto evidenza che la batteria scaduta avrebbe potuto ridurre le probabilità delle squadre di ricerca di localizzare il relitto dell’aereo nelle acque dell’Oceano Indiano, anche se questa eventualità non toglie nulla al mistero della sparizione del volo MH370.
Il dirottamento premeditato, o la volontà del pilota di deviare dalla rotta Kuala Lumpur-Pechino, restano solo ipotesi. Sta di fatto che le ricerche dei resti del velivolo non si sono mai fermate e si estendono su un territorio grande un quinto dell’Italia, con l’impiego di quattro navi e quasi 150 persone. Finora sono state completate le ricerche in poco più del 40% della superficie designata, senza il ritrovamento di alcun detrito.